Renato Capacci, psicoterapeuta ed ex deputato socialista riminese, questa volta si stende sul lettino del tribunale per difendere un suo collega con il quale condivideva lo studio.
Ieri, chiamato in causa dalla nonna di uno dei due ragazzini, uno affetto da problemi relazionali e di comportamento, l’altro portatore di un deficit più grave, che sarebbero stati molestati dal collega a testimoniare davanti ai giudici del collegio che ‘la donna non mi ha confidato di toccamenti sospetti’.
Il professionista si è sempre giustificato fornendo una chiave di lettura scientifico-psicologica. Il processo è stato poi rinviato al 24 giugno.
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