Replica di Foschi su sprechi

Replica di Foschi su sprechi

Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Antonella Mularoni, nel corso del comma “comunicazioni”, ha risposto a quanto da me sostenuto sulla stampa circa gli sprechi attuati dal Governo, affermando che le cifre da me evidenziate sono frutto di “visioni notturne” in quanto la stipula degli accordi contro le doppie imposizioni sarebbe avvenuta a costo zero grazie ai funzionari del Dipartimento Esteri.

Piacerebbe anche a me che fosse così, ma purtroppo quando parliamo della situazione delle casse dello Stato i sogni diventano veri e propri incubi che anziché dissolversi al risveglio, vanno ad amplificarsi di giorno in giorno.

Per essere più chiari allego le quattro delibere adottate dal Governo, e cioè la n. 38 del 29/5/2009, la n. 129 e 132 del 30/12/2009 e la n. 14 del 29/05/2010 in cui è chiaramente riportato che la consulenza con il prof. Piergiorgio Valente è finalizzata alla stipula degli accordi contro le doppie imposizioni e non ad altre tematiche come la riforma fiscale, testi unici ecc.

Riguardo invece al problema dei telefoni cellulari dei Segretari di Stato posti a carico del contribuente, prendo atto che il Segretario agli Esteri conferma quanto da me riportato, salvo rifugiarsi dietro la scusa alquanto puerile per cui in passato qualcuno avrebbe, seppure autonomamente, fatto la stessa cosa. Se il Segretario è a conoscenza di comportamenti irregolari tenuti da qualche singolo membro dei governi precedenti, allora è bene che faccia i nomi circostanziando le accuse e attivando i provvedimenti conseguenti anziché prendere il fatto come pretesto per un ulteriore esborso di soldi pubblici.

In ogni caso questo non cambia la sostanza delle cose in quanto durante il periodo 2006-2008 il Governo dell’epoca si è sempre rifiutato di attuare una delibera come quella adottata da quello attuale, e più precisamente la n. 15 del 9/03/2009, che, a quanto pare, è stata una delle priorità del Governo targato Patto per San Marino, con tanti saluti al rigore e alle volontà di contenimento della spesa propagandate solo fino a pochi mesi prima.

Ivan Foschi

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