Repubblica Futura: continua la caccia alle streghe

Repubblica Futura: continua la caccia alle streghe

La caccia alle streghe continua e al centro delle accuse c’è sempre Repubblica Futura, ovviamente perché non utile all’ammucchiata del 9 dicembre. Con qualcuno bisogna in fondo prendersela… meglio dunque farlo con chi non finirà al governo con RETE e la DC.

Da un noto blog sammarinese è stato recentemente pubblicato un articolo che denuncia presunte attività elettorali illecite svolte da candidati di RF. A tal riguardo si precisa che:

1. Candidati di RF erano presenti fuori ad una mensa nella giornata di ieri all’orario di pranzo;

2. Tale comportamento è totalmente lecito in base alle disposizioni normative vigenti, si vedano artt. 6 e 8 del Regolamento per la disciplina della campagna elettorale;

3. Non esiste alcun divieto, in base al Regolamento citato, di svolgere attività di confronto diretto con la cittadinanza prima delle ore 16.00, purché esse non siano comizi o riunioni all’aperto o prevedano l’utilizzo di microfoni, megafoni o altro;

4. La Segreteria agli Interni ha già risposto alle segnalazioni pervenute ribadendo l’assoluta liceità dei comportamenti tenuti;

5. La Gendarmeria non ha espresso alcun divieto in merito a questo genere di attività.

 

Nonostante l’invio della nostra replica al blog, non solo questa non viene pubblicata (cosa che non ci stupisce), ma addirittura l’autore del blog prende a male parole una giovane candidata di RF rea di essersi intromessa nella discussione e aver provato l’infondatezza della notizia. Discussione che, farcita da commenti sessisti da parte di altri luminari intervenuti (per i quali dovranno rispondere per le vie legali), termina con numerosi insulti e insinuazioni e la censura della giovane candidata, che ora (povera lei) è bannata dal noto blog.

 

Questi sono i metodi aggressivi e di istigazione all’odio dai quali RF vuole prendere le distanza. Non pare facciano lo stesso gli altri movimenti politici che continuano a sponsorizzare e foraggiare questi individui. Fino a che qualcuno sarà disposto a pagare per non essere attaccato, questo gioco continuerà a ripetersi, con detrimento dell’informazione e dell’ordine democratico.

 

Se questi sono i presupposti, siamo fieri ed orgogliosi di essere quotidianamente attaccati da certi soggetti.

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