Repubblica futura sulla gestione dell’emergenza coronavirus

Repubblica futura sulla gestione dell’emergenza coronavirus

Repubblica futura sulla gestione dell’emergenza coronavirus

Dall’inizio della emergenza che ha colpito così profondamente il nostro Paese, abbiamo taciuto sulle modalità della gestione sanitaria per scelta.

“Lo abbiamo fatto – afferma il coordinatore di Repubblica futura, Matteo Fiorini – perché consapevoli che la situazione che si stava e si sta affrontando sia un unicum, che quindi presenta difficoltà oggettive sulle quali è assolutamente doveroso non dare neppure l’impressione di speculare. Lo abbiamo fatto anche perché eravamo convinti che fosse il momento di non sollevare domande o dubbi, in modo che tutta la popolazione non fosse distratta da una applicazione precisa delle norme stabilite da chi a ciò è preposto”.

Purtroppo da qualche giorno stiamo assistendo a vari episodi, tra i quali quello del crescente numero dei contagi non è secondario, che inducono a condividere pubblicamente alcune riflessioni.

Alla luce di quanto sta accadendo abbiamo deciso di condividere pubblicamente alcune riflessioni e di porre alcuni interrogativi a chi crediamo abbia il dovere di rispondere, accompagnati da alcune semplici considerazioni, con la doverosa premessa che sia necessario che tutti, nessuno escluso, continuiamo ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni dettate dalle autorità competenti.

Perché il governo ha deciso di mantenere, fin dall’inizio di questa emergenza, un comitato esecutivo all’interno del quale non vi è nessuna specializzazione in campo medico, tra le persone in servizio?

Perché il personale sanitario e quello parasanitario a stretto contatto con la malattia non sono stati tempestivamente sottoposti a test, con la principale finalità di garantire loro stessi e le persone con le quali fossero entrate in contatto?

Come è stato possibile l’esplodere di un focolaio in un reparto dell’ospedale a più di un mese dall’inizio dell’emergenza sanitaria?

Come è possibile che a distanza di solo un giorno, in diversi incontri con la stampa, due diversi dirigenti dell’Iss abbiano prima l’uno annunciato test sierologici gratis per tutti (di più: per tutti quelli che si trovino sul territorio sammarinese), poi, l’altro, che questa indicazione non era affatto fondata?

È doveroso chiarire come questi interrogativi non riguardino e non siano assolutamente una critica nei confronti di tutti gli operatori che quotidianamente con grande dedizione operano sul campo, che hanno il diritto di avere una guida e linee guida precise alle quali attenersi.

Infine, forse la cosa che più ci ha colpiti: da alcuni giorni abbiamo sentito rimbrotti nei confronti dei cittadini che non si sarebbero attenuti scrupolosamente alle disposizioni in merito alle quarantene/isolamenti, non mettendole in pratica in maniera efficace.

“Riteniamo queste dichiarazioni non solo incomprensibili, ma anche inaccettabili – afferma il capogruppo di Repubblica futura, Nicola Renzi -. È evidente a tutti infatti che portare avanti periodi prolungati di quarantene magari in spazi limitati e comunque nelle proprie strutture domestiche sia tutt’altro che facile ed abbia impatti considerevoli sulla vita del soggetto, dei famigliari, della logistica dell’intera vita domestica, per non dire delle pesanti possibili ripercussioni psicologiche e sociali. In molti casi rispettare le disposizioni risulta praticamente impossibile, soprattutto in piccole abitazioni. All’inizio dell’emergenza era stato annunciato dal governo che si stavano individuando strutture, anche private, nelle quali poter allestire spazi per le quarantene. Noi non sappiamo se questa avrebbe potuta essere una soluzione, di fatto non è stata adottata ed oggi i numeri non tendono a diminuire”.

Dunque, per cortesia, chi ha il compito di scegliere e di indicare come comportarci in un momento così difficile, la smetta di prendersela con i cittadini e fornisca numeri precisi e risposte precise a questi e ad altri interrogativi che, crediamo, stiano diventando le domande di tutti.

 

Repubblica futura

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