Resoconto Festa dell’Amicizia, terza serata

Resoconto Festa dell’Amicizia, terza serata

RESOCONTO FESTA DELL’AMICIZIA III SERATA
(comunicato stampa)
    
Ottima la partecipazione anche per la terza serata della 42a Festa dell’Amicizia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese che, nonostante la contemporaneità di altre feste locali, ha confermato le presenze di venerdì sera. Circa 3500 persone, in piazza, a Serravalle.
Il tributo AVRAI un’ALBA CHIARA nel CIELO ha portato in piazza Bertoldi un pubblico tutto sammarinese che, per quasi tre ore, ha ascoltato canzoni di Claudio Baglioni, Vasco Rossi e Renato Zero, splendidamente interpretate da Claudio, Dino e Fabio.
Vivace la presenza dei giovani agli Orti Masi, dove le band musicali hanno cantato e suonato  all’Amicizia Live Festival per tutta la serata.
Sulla terrazza dell’Ex-Ritrovo, quasi al completo, i relatori della terza serata politica, hanno riflettuto sul tema L’IMPEGNO DEI CATTOLICI NEL TEMPO DI CRISI DELLA POLITICA: il ruolo e la centralità del PDCS.
Sonia Tura di RTV dopo un breve saluto dell’assemblea ha introdotto chiedendo alla giovane Presidentessa del movimento giovanile DC cosa pensasse della querelle degli ultimi giorni tra AP e DC. “Sto guardando questa situazione con curiosità. Anche lo scorso anno – ha replicato Alice Mina – uno dei temi riguardava l’eventuale aggregazione, il superamento del nome del partito è del simbolo. Io, come giovane impegnata in politica, ai principi non negoziabili non posso rinunciare”. Onestà, chiarezza e impegno sono gli atteggiamenti che la giovane DC chiede alla Dirigenza del PDCS. Di fronte ad una situazione di crisi del sistema ancora non completamente superata Alice Mina, parlando anche a nome dei GDC, considera necessaria la stabilità del Paese per dare risposte concrete alla gente, prima di ogni calcolo politico. “Come lo scorso anno – ha chiarito la Mina – continuo ad essere convinta dell’importanza di mantenere nome e simbolo della DC perché non è una storia finita. Non disperdiamo, però, ciò che abbiamo fatto insieme, come forze di centro. Possiamo fare ancora tanto e dare risposte concrete alla gente”.
Nicola Renzi, coordinatore di AP, ha subito cercato di chiarire le due prospettive presenti nell’intervista al suo capogruppo di partito. “In quella intervista – ha spiegato Renzi – ci sono due prospettive: creare un soggetto nuovo che vada oltre a quello che c’è ora o fare alleanze con soggetti già presenti”. Dopo aver spiegato il percorso di Alleanza Popolare dal suo inizio al tempo presente, Renzi ha sottolineato l’importanza di eliminare la frammentazione politica e ritiene  #Repubblicafutura uno strumento utile a coinvolgere tutti i cittadini che condividano la stessa unità d’intenti e gli stessi orizzonti. Una proposta aperta anche alla DC. La volontà di costruire qualcosa di nuovo necessariamente dovrà superare l’esistente, compresi sigle e simboli del passato. Rispetto ai valori della Dottrina sociale per Renzi c’è in atto una profonda riflessione all’interno della Chiesa stessa. “L’uomo è al centro – continua Renzi – e merita rispetto perché è uomo. La vita merita rispetto perché è vita. Sull’aborto, la posizione è indiscutibile, mentre sugli altri temi sociali, un cattolico in politica piuttosto che avere posizioni preconfezionate deve ricercare in ogni situazione la verità”.
Sull’intervista di Mario Venturini la moderatrice di RTV interroga anche Luca Beccari. “Non mi convince l’idea di un contenitore unico o del partitone che raggruppa tutti. Un conto è essere di centro – ha sostenuto il Vice-Segretario DC – un conto è essere cattolici di centro. La DC è un partito che non rinuncerà mai ai valori della Dottrina sociale perché l’impegno che mette lo ha scritto nel proprio nome e nel proprio statuto”. Beccari considera questa fase politica, che prospetta la possibilità di un lavoro corale tra tutte le forze centriste di maggioranza e di opposizione, una situazione di grande interesse anche per lo scenario futuro, che potrebbe vedere tutta l’area cattolica assieme alle forze social-democratiche e socialiste. Per il democristiano, San Marino è in una fase progettuale di ristrutturazione del sistema per la quale serve un’ampia condivisione delle scelte. Sul tema della serata Beccari, cerca di chiarire quale possa essere il ruolo dei cattolici in questo momento storico: “Noi, a San Marino viviamo in un momento di crisi che sta andando a minare i valori. In questa situazione – continua Beccari – l’impegno dei cattolici è fondamentale. Riusciamo noi a rimettere ordine in questa crisi ripartendo assieme dai valori che condividiamo?” Per Beccari la questione fondamentale non è quella di cambiare simbolo ma rinnovare le motivazioni che hanno mosso l’azione dei cattolici, della DC e dei suoi aderenti, nel proprio operare. Un’azione ritenuta molto importante in un momento non semplice come quello attuale.
“A me piace ragionare sui temi concreti. Io vedo un riferimento importate – ha sostenuto Marco Podeschi – nella Dottrina sociale della Chiesa. Dopo che per anni hai vissuto queste cose da vicino, su certi temi non puoi più ragionare senza questi riferimenti”. Podeschi ha evidenziato come su Europa e diritti civili l’UPR abbia avuto posizioni identiche alla DC, NS ed AP, a partire dalla stessa  base culturale. Per il capogruppo UPR la sfida attuale è su come i centristi passano costruire percorsi comuni a partire da progetti concreti. “Noi e AP – ha chiosato Podeschi – vogliano mettere un punto fermo con #Repubblicafutura. Di centro si parla da anni e, oggi, ancora al centro non è successo nulla. Spero che nel giro di qualche mese succeda qualcosa. Per me le forme attuali devono essere superate”. Secondo Podeschi le differenze ideologiche degli anni ’80 oggi non sussistono più e, anche per questo, essere cattolici non è fare battaglie solo sui diritti civili, ma su tutti gli ambiti che riguardano la società e la giustizia sociale.
Maria Luisa Berti sottolinea come il deliberato dell’ultimo Congresso di NS abbia tracciato una linea che va verso la maggior aggregazione di un centro liberale e democratico, rivolto ad una società che oggi non trova nei partiti tradizionali interlocutori idonei. “Oggi – ha detto la Coordinatrice di NS – c’è molta più esigenza di partecipazione diretta della gente. Bisogna studiare una forma diversa di vicinanza alla gente che non sia movimento solo di protesta. Non crediamo che la soluzione possa essere un contenitore precostituito, ma un progetto che condivida obiettivi e metodi”. Per la Berti la politica non deve più essere servizio al cittadino ma alla collettività. Ricordando la positività del percorso fatto la con la DC e il dialogo aperto con AP, ha sottolineato come, per un percorso condiviso, tutti i soggetti debbano rinunciare a qualcosa. “Non penso che un politico possa definirsi cattolico solo perché aderisce alla DC. E’ bene togliere un po’ questa primogenitura. Serve essere un po’ più umili e potremo essere tutti assieme, ma in un altro modo”. La Berti ha anche espresso preoccupazione per il ruolo dei movimenti pur sottolineando il modo più costruttivo e la maggior responsabilità nel fare politica, non più legata solo al dissenso.
 
“Non è un caso che la mia esperienza politica sia iniziata con gli EPS e poi UPR. Sono un cattolico e i miei amici di partito erano tutti i membri appartenuti alla DC” esordisce William Giardi. Dopo aver chiarito di non avere avuto risposte alla propria preoccupazione rispetto alla possibilità che dal dialogo tra UPR e AP si potesse realizzare una deriva verso un movimento di tipo populistico, ha deciso di prendere le distanze da quel progetto. Per Giardi, le persone che vengono dalla società civile e si impegnano in politica sono maggiormente slegate dalle dinamiche politiche. Posta la questione riguardante la collocazione delle nuove formazioni di centro in ambito europeo, l’ex-UPR ha fatto una riflessione sui valori. “Ci sono valori che non sono negoziabili e non si possono mettere da parte i propri ideali che vengono prima di ogni strategia.
Per un cattolico – ha continuato Giardi – la solidarietà non è assistenzialismo. Dobbiamo fare politica aiutando l’uomo ad esprimere il meglio di sé e trovando soluzioni ai problemi”.
Questa sera, alle ore 21.00, in piazza Bertoldi, il Segretario Politico del PDCS Marco Gatti, interverrà con il proprio discorso, per concludere la ricca proposta politica della Festa dell’Amicizia e dare linee e spunti per il futuro cammino del PDCS.
Per chi desiderasse vedere l’intero contenuto degli interventi, può visitare il canale di Youtube del PDCS www.youtube.com/pdcs1948, la pagina Facebook www.facebook.com/PDCS.SanMarino o il sito www.pdcs.sm.
Gli ultimi spettacoli, in piazza Bertoldi, saranno alle ore 19.30 con Rimini Dance Company e alle ore 21.30 con la musica folk di Omar Codazzi e la sua orchestra.
Agli Orti Masi, dalle ore 21.00, continuerà l’Amicizia Live Festival, che vedrà sul palco le ultime  band giovanili!
Per tutta la durata della Festa, inoltre, troverete stand espositivi, ruota della fortuna e animazione per i vostri bambini con zucchero filato, palloncini trucca bimbi e il castello gonfiabile.
Oggi si è conclusa la 12° Podistica dell’Amicizia, con circa 300 iscritti, che ha visto la vittoria di Michele Agostini e di Ana Nanu. Prima società classificata la Arcus di Rimini. L’appuntamento a tutti i partecipanti è per il prossimo anno.
Questa sera, sul finire della serata, ci sarà l’estrazione dei numeri vincenti della Lotteria dell’Amicizia che, anche quest’anno mette in palio un’auto Fiat 500 1.2 Pop come 1° premio ed uno scooter Honda PCX 150 come 2° premio.
Siete tutti invitati!!
L’ufficio stampa del PDCS
San Marino, 23 agosto 2015

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