Rete ha i semi in testa

Rete ha i semi in testa

RETE sta lavorando da tempo a un progetto in questo senso e lo scorso weekend ha partecipato a due importanti avvenimenti: sabato a Parma all’inaugurazione della Scuola dell’Agrivillaggio e della Decrescita Felice e domenica ad Arcevia (Marche) al seminario nazionale organizzato dalla Cooperativa La Terra e il Cielo per promuovere l’agricoltura biologica e la libertà delle sementi rispetto ai brevetti estorti dalle multinazionali.

A Parma abbiamo potuto incontrare vecchi “amici” come Maurizio Pallante e Giovanni Leoni e partecipare all’inaugurazione Scuola dell’Agrivillaggio e della Decrescita Felice, rivolta ad acquirenti consapevoli e imprenditori responsabili. Cioè a coloro in grado di avviare il cambiamento possibile nell’economia reale a partire però da principi nuovi. Da principi che connettono la vita delle persone alla comunità e all’ambiente e non a squallidi giochini finanziari di speculazione.

Domenica invece, ad Arcevia, oltre ad aver assistito ad un interessantissimo e affollatissimo seminario in cui abbiamo avuto la possibilità di portare anche un nostro breve intervento e di accennare al nostro progetto sulle sementi, abbiamo avuto l’onore di incontrare e avere un colloquio con l’economista indiana di fama mondiale Vandana Shiva. Ecologista e attivista, scienziata e filosofa, è una delle più autorevoli voci mondiali in difesa della natura e della sua biodiversità. Si è laureata in fisica quantis­tica in Canada ma al ritorno a casa dopo gli studi, vedendo la sua terra, l’Himalaya, trasformata e impoverita dai progetti inter­nazionali sostenuti dalla Banca Mondiale, ha deciso di dedicare tutta se stessa alla battaglia per la salvaguardia della sua terra e del pianeta. Nel 1991 ha dato vita a Navdanya, un movimento per proteggere la diversità e l’integrità delle risorse viventi, specialmente dei semi autoctoni in via di estinzione a causa della diffusione delle coltivazioni in­dustriali. Nel ’93 ha ricevuto il Right Livelihood Award (Premio al corretto sostentamento, una sorta di Premio Nobel alternativo per il riconoscimento agli sforzi compiuti da persone e gruppi, in particolare del Sud del mondo, per una società migliore e un’economia più giusta).

Proprio lei è stata ispiratrice della Carta di Arcevia, sottoscritta dal Movimento RETE durante l’evento, che impegna i firmatari a diffondere e realizzarne i contenuti a favore di un nuovo modello alternativo di agricoltura basato sulla valorizzazione della biodiversità e contro l’utilizzo di OGM. Modello che si sta estendendo e che viene sempre più richiesto sia dagli agricoltori che dai consumatori.

Una volta tanto la Repubblica di San Marino si è distinta non per speculazioni finanziarie, non per diplomatici collusi, non per corruzione, ma per un progetto che, secondo le parole della stessa Vandana Shiva potrebbe portare gli occhi su San Marino come “eroe del cibo nel mondo”. E queste parole la Shiva le ha riferite al Segretario al Territorio Matteo Fiorini, il quale ha accolto con favore l’invito di RETE ed ha conosciuto di persona sia Maria Grazia Mammuccini del gruppo Navdanya International che la Dott.ssa Vandana Shiva.
Da dove nasce l’idea di RETE? Come già noto, il nostro Movimento accantona buona parte degli introiti provenienti dalla politica: per statuto il 40 % di ogni gettone viene lasciato al Movimento stesso, che ha l’obbligo con questi soldi di dare vita a progetti concreti e virtuosi. Il suo primo progetto, parla di libertà, di giustizia e di vita….a partire da degni rappresentanti di questi valori: i SEMI!! E quale posto migliore a livello mondiale di una piccola Repubblica, situata in una posizione strategica rispetto all’Europa ma con una certa autonomia rispetto alle sue normative, simbolo di antichità e indipendenza?

RETE non solo ha sottoscritto la Carta di Arcevia dunque, ma ne ha proposto un modello di realizzazione concreta, che assieme a personaggi impegnati livello mondiale nella lotta per la diffusione delle sementi e di un nuovo modello culturale ed economico basato sull’agricoltura ecologica e locale, potrebbe rendere San Marino un fulcro mondiale per la tutela della biodiversità.

Libertà e sovranità sarebbero valori rinnovati attraverso la libertà di coltivazione e la sovranità alimentare. San Marino sancirebbe il passaggio definitivo da paradiso fiscale a paradiso di biodiversità, rappresentata dalle sementi autoctone e locali, di cui la nostra Repubblica potrà divenire base per la loro coltivazione e preservazione. Il tutto senza coinvolgere né finanziare persone indagate o arrestate per truffa e senza gravare sul bilancio (casi Meeting e Parco Scientifico Tecnologico).

Da qui nasce la forza del Movimento RETE, dal suo essere formato da rappresentanti di quella sempre più numerosa società civile che è stanca di un modello basato sulla finanza e vuole e pretende dal proprio paese un rinnovamento vero; da persone che anziché creare debito nei bilanci dei propri partiti e nel paese, evitano gli sprechi ed accantonano per investire in progetti virtuosi per il futuro e la salute dei propri cittadini; che anziché cercare riscatto dall’estero attraverso contatti in Russia, Cina, Brasile, si impegnano creando collaborazioni concrete con le realtà vicine, guadagnandosi un meritato rispetto da parte dei presenti grazie ad un progetto concreto e condiviso. Niente figuracce insomma per San Marino, grazie ai rappresentanti di RETE, ma anzi applausi, contatti e collaborazioni con importanti enti regionali, nazionali ed internazionali, che per primi si avvicinavano con la volontà di fornire contributi al progetto. Coldiretti Regione Marche, Upbio, FIRAB, Slow Food, Associazione NOGM, ANABIO, e soprattutto Navdanya International e il Movimento per la Decrescita Felice.

Vi terremo informati sulle evoluzioni di questo progetto, che già vede la collaborazione dell’UGRAA e della Segreteria per il Territorio. Come ha detto il Segretario Fiorini alla Shiva “stiamo mettendo il primo seme” per questo rinnovamento. Ringraziamo il Segretario Fiorini per la sua preziosa presenza, augurandoci una proficua collaborazione per fare del nostro paese un emblema di sostenibilità nel mondo.

Un ringraziamento a tutto il gruppo di RETE e tutti coloro che stanno partecipando al progetto, che si stanno impegnando per una San Marino migliore, e chiunque sia interessato alla realizzazione del nostro progetto sulle sementi è invitato a contattarci. Perché, come dice Vandana Shiva “Abbiamo la responsabilità delle generazioni a venire e per loro occorre creare un nuovo modello. Incoraggiare la diversità è l’unica strada per la sostenibilità e la libertà”.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy