Rete-Mdsi criticano le politiche di Adesso.sm

Rete-Mdsi criticano le politiche di Adesso.sm

Disoccupazione pressoché invariata, calo importante dei consumi, reddito medio delle famiglie a picco e boom del frontalierato con l’aumento degli occupati non residenti: queste sono alcune delle criticità sollevate dalla relazione UPECEDES (Ufficio Dati e Statistica di San Marino) pubblicata a novembre 2018. 

Numeri che certificano, ancora una volta, le politiche fallimentari e recessive realizzate da Adesso.sm e da coloro che guidano le Segreterie di Stato. 

Al contrario dei proclami governativi, negli ultimi due anni si è creata una vera e propria giungla normativa (decreti corretti da decreti, leggi di bilancio nelle quali si correggono addirittura singole frasi contenute in altre leggi, testi coordinati persi nella notte dei tempi, ecc.) ed è difficile non notare un aumento impressionante della burocrazia che affligge il nostro Paese.

Ormai è chiaro, almeno per noi, che non bastano degli incentivi per il rilancio dell’economia: negli anni si è incentivato e detassato di tutto, con l’unico risultato di impoverire ulteriormente il bilancio statale e il monte dei contributi versati, senza peraltro che ci fosse una sensibile diminuzione della disoccupazione.

Così, mentre la Segreteria al lavoro si arrampica sugli specchi per difendere le proprie politiche fallimentari, giovani e famiglie sono sempre più in difficoltà, con i primi sempre più spesso costretti ad emigrare alla ricerca di un’occupazione dignitosa.

Rete e Movimento Democratico hanno ben chiare le aree su cui intervenire durante la prossima legislatura: favorire l’assunzione prioritaria di sammarinesi e residenti e delineare in tempi brevi un realistico progetto di sviluppo che coinvolga l’intero Paese. 

Perché un punto è imprescindibile: solo attraverso la salvaguardia, la qualità e l’aumento dei posti di lavoro (dunque attraverso il rafforzamento delle attività esistenti e la capacità di attrarre nuove imprese in territorio, cosa per cui è indispensabile garantire la certezza del diritto), si può favorire una ripartenza dell’economia reale sammarinese.

Per rilanciare la nostra economia in maniera sostenibile sarà vitale il coinvolgimento attivo delle associazioni di categoria e delle parti sociali, perché il nostro Paese si trova nella condizione di aver bisogno di ogni cosa per uscire dalle acque mobili in cui sta affondando, ma non di uomini soli al comando i quali, spinti da egocentrismo e vanità, non hanno alcuna coscienza di come questa sia l’ora dell’azione collettiva, decisa e intraprendente. 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy