Rete: no alla guerra degli stracci, si’ alle responsabilità dei dirigenti

Rete: no alla guerra degli stracci, si’ alle responsabilità dei dirigenti

Assenze dipendenti pubblici: no alla guerra
degli stracci, sì alle responsabilità dei dirigenti

In
merito alle segnalazioni di questi giorni relative alle assenze ingiustificate
dal lavoro da parte di alcuni dipendenti pubblici, auspichiamo innanzitutto che
i toni tornino ad essere più pacati, perché non vorremmo che la “guerra degli
stracci” tra dipendenti pubblici e privati offuschi la consapevolezza delle
vere motivazioni della crisi, che sono in capo a tutt’altri responsabili.
Naturalmente anche RETE tiene a stigmatizzare comportamenti di questa natura,
ma al contempo ci pare illusorio l’intento, del resto in linea con le solite
manovre politiciste e di facciata, di risolvere il problema per decreto o per
delibera.

Da
tempo sosteniamo che l’unico modo per risolvere questo genere di problemi sia
prevedere sul serio, nella pratica, sanzioni corrispettive per i dirigenti
delle varie unità operative pubbliche che non controllino sul rispetto degli
orari di lavoro e delle mansioni dei singoli dipendenti.

Inutile
colpire eventualmente chi viene trovato al bar o al supermercato in orario di
lavoro, e non colpire in pari misura il dirigente che ha permesso che
accadesse!

Rientra
nel ruolo dei dirigenti anche il controllo del rispetto di orari e mansioni dei
dipendenti!

Inoltre,
la delibera da più giornali indicata come la “soluzione del governo alla spesa
pubblica”, non solo non è un primo passo in direzione della riduzione della
spesa, ma è la solita aria fritta a cui oramai siamo abituati!

A che
serve spendere soldi per telecamere per verificare chi timbra l’ingresso al
lavoro se poi non si stabilisce -ripetiamo, nei fatti, anche con punizioni
esemplari- la responsabilità dei dirigenti, o dei superiori di grado, in tale
controllo? Chi controllerà le registrazioni? Nessuno! Perché ad oggi il
responsabile o il dirigente (a nomina politica, lo ricordiamo) non paga mai per
nessuna inadempienza sua o dei suoi sottoposti!

Da
mesi abbiamo segnalato le inadempienze di alcuni dirigenti della PA, che tra
l’altro decidono contro legge di prevedere per sé stipendi più alti del dovuto.
Le segreterie ne sono al corrente… come mai non intervengono?

E la
decisione, poi, di non prevedere premi dirigenziali per il 2013, decisione
saggia ma che non avrebbero mai preso se non dopo le nostre vive critiche,
stona con il premio di 700 euro mensili appena riconosciuto al figliol prodigo
-una volta di qua, una di là, ma sempre in sella- Fabio Berardi.

La
riduzione deve andare ben al di là del 2% annuo. E senza inficiare diritti e
tutele dei lavoratori.

Eliminazione
degli appalti per ricambi e consumabili originali sostituiti da pezzi
compatibili o rigenerati (c’è un nostro ODG in attesa di venir discusso).
Eliminazione di ogni indennità per il personale medico che decide di fare anche
attività privata intramuraria (nella malaugurata ipotesi in cui il Segretario
Mussoni voglia procedere con quella legge indecente), eliminazione di ogni voce
aggiuntiva al piede retributivo e agli scatti d’anzianità per tutti i dirigenti
(dal 9° al 11° livello) nominati politicamente, soppressione radicale delle
spese diplomatiche, eliminazione di spese evitabili (motogp, expo’, le spese
abnormi di RTV ecc), eliminazione del raddoppiamento del finanziamento ai
partiti in caso di elezioni, lotta senza frontiera alle elusioni fiscali,
controlli capillari sui patrimoni e verifica dei fondi usati per acquistarli
ecc ecc.

Insomma,
crediamo che le assenze ingiustificate dal lavoro non siano tollerabili
(soprattutto deontologicamente) ma siano allo stesso tempo una goccia nel mare
dei favoritismi che questa politica ha negli anni concretizzato, e alla quale
non riesce a mettere mano -come scritto qualche giorno fa- per via di ricatti
incrociati: dura chiedere oggi di pagare a chi potrebbe vuotare il sacco!

Dobbiamo
essere intransigenti con ogni spreco, ma al contempo non perdere di vista le
vere falle che permettono fuoriuscite milionarie dal bilancio in modo del tutto
immotivato!

 

Movimento
R.E.T.E.

Rinnovamento
Equità Trasparenza Ecosostenibilità

www.movimentorete.org

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