Rf: “E’ significativo che ci sia chi invoca il ritorno agli anni del banditismo politico

Rf: “E’ significativo che ci sia chi invoca il ritorno agli anni del banditismo politico

Resoconto dettagliato della conferenza di Repubblica Futura tratto da L’informazione di San Marino.

“Da qualche mese a questa parte abbiamo molto usato un sostantivo: “restaurazione”. Oggi possiamo aggiungere qualcosa di più. Abbiamo appreso che Gatti ha parlato e raccontato certe cose. La voce di Gatti la conosciamo bene e non c’è alcun dubbio che sia lui. Siamo giustificati a parlare di restaurazione quando sentiamo che si afferma che in tribunale di farà “terra da ceci”, quando si ipotizza che l’ex Dirigente verrà valorizzata, che Buriani verrà fatto fuori… sono frasi molto gravi che invitano a pensare a una restaurazione dello status quo ante. In più, quello che è avvenuto negli ultimi tempi, con la decisione della mancata presa d’atto dei giudici di appello porta delle evidenze”. Così il presidente di Rf, Mario Venturini.

Quanto a restaurazione Fernando Bindi pone l’accendo sulle affermazioni di esponenti politici degli ultimi giorni. “Tutti noi abbiamo visto il video di un candidato di Noi per la Repubblica che invoca il felice ritorno al periodo precedente al 2006. E’ significativo. Sono stati gli anni terminali del banditismo economico e politico. In questo contesto l’azione di Gatti come regista di Motus Liberi impone valutazioni politiche e morali. Il prospettarsi di una strana alleanza, che non è poi così strana perché la legge elettorale è stata fatta apposta per impedire ai cittadini elettori di conoscere prima quali sono alleanze e programmi. Quelle due parti politiche che certamente costituiranno una alleanza politico programmatica, Rete e Dc, non potevano dirlo prima, perché a parole tutte e due avevano basi culturali differenti. Una demagogica di lunghi anni di potere e i bolscevichi di Rete apparentemente con una visione antagonista della società”. Poi Bindi parla di “nuove liste civetta”, solo funzionali “a creare nuove ruote di scorta. Ecco perché siamo qui e noi combatteremo una battaglia politica nel nome dell’onestà. Siamo onorati di non essere stati scelti né da Rete né dalla Dc. La nostra lista è credibile, fatta di persone oneste e ognuna con le proprie competenze che vengono messe a disposizione. Noi da questo punto di vista siamo convinti di rappresentare un riferimento”.

Evidente sintomo della restaurazione già in atto è la mancata nomina dei giudici di appello, dice Margherita Amici. “Una decisione che, seppure sul piano politico può apparire distante, sul piano dei diritti tocca tutti i cittadini ed è da questi ben compresa. Ben tre dirigenti del tribunale hanno fatto presente la mancanza di giudici di appello. Siamo arrivati al sentore che questa pesa d’atto non ci sarebbe stata nel momento in cui abbiamo visto pubblicate le dichiarazioni di Gatti, che sono state effettivamente confermate, perché nonostante fosse all’ordine del giorno del decreto di scioglimento, non è stata inserita nell’ultimo Consiglio. La legge in questo Stato è stata violata, ed è stata violata la legge sul reclutamento dei giudici. La cosa più inquietante è che queste tematiche toccano tutti i cittadini che subiranno gli effetti anche se non imputati o parti civili in maxi processi, gli stessi cittadini che da decenni attendono la risposta definitiva alle loro ragioni che hanno cercato di fare valere in tribunale”. Ma anche a livello internazionale, rileva Margherita Amici, ci saranno conseguenze. “Il fatto che un paese che non riesca a concludere un iter amministrativo di reclutamento dei giudici, ci porterà sicuramente ad essere la barzelletta d’Europa. Come quando al Begni c’era Gatti, le cui esternazioni prefigurano uno scenario preoccupante che ogni giorno trova conferme. Davanti a questo scenario Rf altro non può fare che continuare a denunciare quello che sta accadendo nelle pieghe della politica e il clima di restaurazione che ormai diventato uno stato di fatto”.

Il presidente di Repubblica Futura, Mario Venturini, ricorda una serie di scandali che hanno caratterizzato i primi anni 2000: “Arc Finanziaria; buco bilancio occultato; Assedio della Gdf; convenzione della porcilaia; caso dei rifiuti Sea; Caso Atel; lotti di Valdragone, Cristo nell’arte russa. Poi la concessione di licenze bancarie, decine di società finanziarie, le une e le altre legate all’elargizione di tangenti. Ghm di Singapore, Concessione giochi della sorte; Long drink, Centro uffici, tutte le vicende alla base del conto Mazzini; Ficnapital e le infiltrazioni malvitose… questo solo andando a memoria. Ed è grazie ad Ap, allora, che il paese iniziò a risalire uscendo dalla procedura rafforzata moneyval, dalla black list italiana dalla grey list dell’Ocse, grazie al grande lavoro di adeguamento normativo. Quando ci si riferisce a Repubblica futura e si vuole far passare che possa essere in combutta con chissà quale potere forte. Ecco, la miglior risposta è che Rf alle elezioni 2019 si presenta scevra da indagini nei confronti dei suoi esponenti. Non tutti possono dire altrettanto, anche tra i nuovi moralisti che predicano e poi hanno una piccola collezione di inquisiti e rinviati a giudizio, che hanno avuto precedenti”, conclude Mario Venturini.

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