Riaprire il tavolo tripartito

Riaprire il tavolo tripartito

Segreteria CSdL: il tavolo tripartito va subito riaperto!
È necessario per recuperare lo “strappo” dell’ANIS e delle Associazioni bancarie e riconoscere il rinnovo contrattuale ai lavoratori dell’industria e degli istituti di credito, per affrontare l’operatività degli impegni sanciti nell’accordo dell’8 luglio, e in generale per superare la crisi e definire le prospettive di sviluppo del paese, alla luce degli importanti accordi internazionali in via di definizione

– La Segreteria Confederale della CSdL, ha fatto il punto della situazione in questa fase di ripresa dell’attività socio-politica. La Segreteria ha in primo luogo messo l’accento sul clima di forte apprensione per le sorti della Repubblica che si vive da diverso tempo. La situazione di crisi e l’incertezza che dominano la vita economica, occupazionale e sociale del paese, così come il danno di immagine subìto da San Marino sul piano internazionale, non consentono di intravedere rassicuranti prospettive, e stanno generando diffuse preoccupazioni nella cittadinanza e nel movimento dei lavoratori.

L’operato politico dell’Esecutivo nei rapporti con altri stati ed istituzioni europee, volto ad un recupero di credibilità del nostro paese e ad una maggiore integrazione della RSM con il sistema di norme internazionali in materia economico-finanziaria e di lotta all’evasione e alla criminalità, è carico di aspettative ed occupa un ruolo centrale nell’attuale fase.

Dai prossimi appuntamenti e negoziati con gli Stati e gli organismi internazionali, come il Moneyvall, ci si attende il superamento delle gravi difficoltà in cui San Marino si è venuta a trovare nell’attività del sistema bancario, come pure nella operatività delle imprese insediate a San Marino, rispetto alla relativa pretesa di tassazione in Italia.

In sostanza, per la Segreteria CSdL, dall’esito di questi accordi internazionali così decisivi, deriva il futuro sviluppo economico della nostra Repubblica, e questa consapevolezza, ben chiara nella cittadinanza e nel movimento dei lavoratori, deve responsabilizzare fortemente il Congresso di Stato rispetto all’efficacia dell’azione che deve condurre.

A San Marino sono sempre più numerose le attività economiche in crisi, e ciò è riconducibile non solamente alla fase di recessione economica mondiale, ma anche alle gravi incertezze che, nello specifico, vive la Repubblica nei rapporti con l’Italia e con il contesto internazionale. Il nostro Stato ancora non è in grado di offrire risposte certe agli imprenditori, con il rischio che alcuni di loro, sotto la pressione anche delle interpretazioni fiscali italiane, possano decidere di non investire nell’esperienza sammarinese.

Così, in una fase di profonde incertezze di prospettiva, viene in parte vanificata l’azione tesa a ricercare nuove opportunità di sviluppo, in quanto risulta assente un quadro di garanzie e condizioni certe, indispensabili per implementare attività imprenditoriali serie, in grado di contribuire al rilancio dell’economia e dell’occupazione per i giovani e per coloro che hanno perso o che perderanno il posto di lavoro. La Segreteria CSdL, quindi, rivolge un pressante appello al Congresso di Stato, affinché in questa fase così cruciale profonda un forte impegno per raggiungere, nella costruzione degli accordi internazionali, risultati e condizioni che siano il più possibile favorevoli alla ripresa dell’economia sammarinese e dell’occupazione, andando a sanare quel deficit di credibilità di cui il nostro paese sta soffrendo, e che tanto penalizza il mondo del lavoro nel suo insieme.

Pertanto, la CSdL ritiene necessario riattivare al più presto il tavolo tripartito, in generale in quanto è la sede più idonea e rappresentativa per affrontare i nodi cruciali dell’economia, dell’occupazione e dello sviluppo del paese, alla luce degli importanti accordi internazionali in via di definizione. Ciò, mettendo a conoscenza tutte le parti che compongono il tavolo tripartito dei contenuti che si stanno delineando rispetto a tali accordi, al fine di comprendere la loro portata e i riflessi che possono produrre sull’economia sammarinese.

Nello specifico, il tavolo tripartito va rapidamente riaperto anche perché – essendo stata un’iniziativa promossa dal Governo, che ha visto un esito parziale, in quanto all’accordo mancano firme importanti, in particolare quella dell’ANIS e delle Associazioni bancarie – ha lasciato senza contratto di lavoro oltre 8mila lavoratori occupati nell’industria e negli istituti di credito. Recuperare questo “strappo”, e quindi riconoscere il rinnovo contrattuale a una quota così vasta di lavoratori, è un obiettivo prioritario e fondamentale.

Oltre a ciò, la riapertura del tavolo è necessaria per definire l’esecutività degli impegni sanciti nell’accordo sottoscritto il 9 luglio scorso, a partire dalla definizione del progetto complessivo sugli ammortizzatori sociali.

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