Riassetto del Gruppo BIHolding, aperto il tavolo con sindacati e ANIS

Riassetto del Gruppo BIHolding, aperto il tavolo con sindacati e ANIS

In data 9 luglio 2012, il management del Gruppo BIHolding ha incontrato le organizzazioni sindacali e l’ANIS, l’associazione degli industriali della Repubblica di San Marino per discutere nel dettaglio l’annunciato piano di riassetto.
L’incontro ha ufficialmente aperto il tavolo di confronto sui previsti tagli al personale che, come già annunciato in data 20 giugno 2012, coinvolgeranno 21 dipendenti del Gruppo a San Marino (su complessivi 150).
Come previsto dalla normativa vigente, il tavolo rimarrà aperto per 8 giorni, dopodiché l’esito del confronto sarà portato all’attenzione della Segreteria di Stato al Lavoro, per la necessaria presa d’atto e l’attuazione definitiva delle misure di ristrutturazione decise dal Gruppo.
GLI ESUBERI
Il Gruppo BIHolding rinnova il suo rammarico per la dolorosa scelta effettuata, ormai non più differibile ma che servirà a gettare le basi di una nuova struttura societaria più efficiente, efficace e competitiva.
La necessità di tagliare posti di lavoro è maturata dopo lunga e attenta riflessione ed è stata dettata sia da oggettive condizioni di mercato (la crisi economica che colpisce tutte le imprese locali e che ha determinato un notevole calo di fatturato negli ultimi 4 anni), sia da contingenze aziendali (le numerose inchieste aperte e la continua pressione sfavorevole dei media).
Il Gruppo ha deciso di attivare subito i licenziamenti, seguendo puntualmente quanto previsto dalle norme sammarinesi e preferendo – sempre dopo una ponderosa analisi – questa misura, perché economicamente più efficace e più sostenibile rispetto ai contratti di solidarietà e alla cassa integrazione.
Affinché i contratti di solidarietà fossero efficaci, infatti, il Gruppo avrebbe dovuto chiedere un sostanzioso sacrificio economico a tutti i dipendenti del Gruppo, una richiesta che molto difficilmente avrebbe raggiunto l’unanimità necessaria ad adottare la misura e che comunque non sarebbe stata sostenibile per i salari più bassi.
Quasi impossibile, inoltre, anche il ricorso alla cassa integrazione perché il Gruppo BIHolding è composto da società di servizi e non di produzione industriale. Questo significa che non è possibile attivare con efficacia la cassa integrazione, riuscendo al tempo stesso a non interrompere il servizio atteso dalle decine di migliaia di clienti che il Gruppo serve a San Marino e in Italia.
Da qui la scelta inevitabile di tagliare il personale nelle funzioni aziendali degli acquisti e del supporto rete.
Il Gruppo conferma la sua determinazione a garantire a tutti i lavoratori e alle loro famiglie il pieno accesso a tutte le tutele sociali previste dalla legge.
IL FUTURO DEL GRUPPO
La ristrutturazione è solo il primo passo intrapreso da BIHolding per gettare le basi di un futuro di successo e per continuare a essere leader di mercato nel suo settore. E’ già partito, infatti, un piano di rilancio del Gruppo che vedrà un riordino delle attività a San Marino e in Italia, già dall’autunno 2012.
 
I marchi storici Karnak e Titanedi continueranno a fare da volano e a generare la maggior parte del fatturato, mentre il Gruppo si doterà di strutture che gli permettano di competere in modo più agevole alle gare d’appalto in Italia.
L’attuale proprietà rimarrà invariata, poiché non vi è alcuna intenzione di vendere il Gruppo o parte di esso. Il gruppo ha forti radici sammarinesi ed è ferma intenzione che il cuore delle attività rimanga sul Monte Titano. Il futuro di BIHolding è una struttura più efficace, efficiente e competitiva, in Italia e San Marino.
 

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