Riciclaggio: caso SMI, Strasburgo ammette ricorso clienti contro rogatorie

Riciclaggio: caso SMI, Strasburgo ammette ricorso clienti contro rogatorie

Riciclaggio: caso SMI, Strasburgo ammette ricorso clienti contro rogatorie
San Marino accusata di aver violato rispetto corrispondenza Roma, 06 nov – La Corte europea per i diritti dell’Uomo fa capolino nella inchiesta per riciclaggio avviata dalla Procura di Roma su un’organizzazione accusata di ripulire denaro sporco, che transitava attraverso paradisi fiscali off shore e approdava nella Repubblica di San Marino. L’inchiesta, avviata nel 2007 e coordinata dalla pm Perla Lori, ha portato al rinvio a giudizio, tra gli altri, del conte romano Enrico Maria Pasquini. Nel corso dell’indagine c’e’ stata una complessa richiesta di rogatoria all’Autorita’ giudiziaria sanmarinese che si e’ tradotta in 1.452 notifiche di sequestro di documentazione bancaria a tutti i cittadini italiani che avevano aperto posizioni fiduciarie con la societa’ S.M.I (San Marino Investimenti) al centro delle indagini. Nella gran parte dei casi i cittadini italiani destinatari delle richieste hanno impugnato i provvedimenti sanmarinesi che autorizzavano l’esecuzione delle perquisizioni e dei sequestri oggetto di rogatoria ma le giurisdizioni di San Marino hanno rigettato le opposizioni, ritenendo che tali soggetti non fossero legittimati a ricorrere in quanto non personalmente coinvolti nel procedimento penale italiano. Alcune delle persone coinvolte in questa vicenda hanno allora tentato la carta di Strasburgo, presentando ricorso contro San Marino per violazione dei diritti umani con il patrocinio dell’avvocato Andrea Saccucci (professore di diritto internazionale nella Seconda Universita’ di Napoli), e di Lucio Molinaro, legale storico della famiglia Cesaroni nel delitto di Via Poma. Ora la Corte europea, secondo quanto apprende Radiocor, ha ritenuto ammissibili le ragioni dei ricorrenti e San Marino dovra’ difendersi dall’accusa di aver violato il diritto all’accesso alla tutela giurisdizionale e il diritto al rispetto della corrispondenza.

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