Riforma editoria, martedi’ 26 agosto – seconda parte. Agenzia Dire

Riforma editoria, martedi’ 26 agosto – seconda parte. Agenzia Dire

 COMUNICATO STAMPA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI
ESTERI, EMIGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE 

MARTEDI’ 26 AGOSTO – seconda parte

La
riforma dell’editoria, dopo due giorni di confronto serrato, viene approvata
dalla Commissione consiliare Affari esteri con voto segreto: 9 voti a favore e
5 voti contrari. Relatore di maggioranza sarà Andrea Belluzzi (Psd) mentre per
la minoranza è stato nominato Marco Podeschi (Upr).  

In serata l’esame dei 41 articoli della “Legge
in materia di editoria e di professione degli operatori dell’informazione” è
proseguito con la proposizione di numerosi emendamenti da parte dei commissari
di minoranza
. All’ Articolo 28
(Pubblicazioni periodiche), Rete presenta un emendamento aggiuntivo al comma 3.
“Con il nostro emendamento- spiega Zeppa– vogliamo reinserire dei
contributi speciali per le associazioni senza scopo di lucro”. Il segretario di
Stato Iro Belluzzi replica che quanto richieste da Rete è
“sostanzialmente accolto nell’articolo 34 comma 6”. L’emendamento di Rete è
respinto.

All’Articolo 29 (Divieto di posizioni
dominanti), l’Upr presenta un emendamento soppressivo. “Chiediamo- spiega il
commissario Podeschi. che vengano tolti dalla norma una serie di
elementi che vanno a mescolare troppe situazioni. Proponiamo dunque
l’abrogazione dell’articolo”. Civico 10 presenta un emendamento modificativo al
comma 5.“Noi portiamo dal 60 al 50% la percentuale di controllo del mercato
editoriale- chiarisce Santolini– o del fatturato pubblicitario che
indica la posizione dominante”. Rete presenta due emendamenti, modificativi del
comma 5 e 11. “Abbassiamo ulteriormente la percentuale che indica la posizione
dominante- precisa Zeppa– portandola al 49% . Dobbiamo evitare la
formazione di cartelli”. Replica il segretario Iro Belluzzi: “Abbiamo
fatto ricorso alla vecchia legge del ’98 per definire la posizione dominante
all’interno del territorio. Sta funzionando ed abbassarla ulteriormente
potrebbe mettere in difficoltà le aziende o le testate giornalistiche
considerando il numero di testate edite a San Marino. La legge fino ad oggi ha
funzionato e dunque continuiamo su quella strada”. Tutti gli emendamenti sono
respinti.

All’Articolo 30
(Pubblicità destinata ai prodotti editoriali) l’Upr presenta un emendamento
soppressivo.“ E’ un articolo non esplicativo delle attività che si fanno-
lamenta Podeschi– solitamente si fanno norme molto più cogenti quando si
parla di pubblicità è molto generico e noi non condividiamo”. Civico 10
presenta un emendamento aggiuntivo. “Gli spazi pubblicitari devono essere resi
immediatamente riconoscibili rispetto a quelli dedicati all’informazione-
suggerisce Santolini– tramite una grafica adeguatamente esplicativa in
caso di pubblicazioni cartacee e online o tramite un’ adeguata comunicazione in
caso di mezzi televisivi o radiofonici” Il Segretario Belluzzi ribatte:
“Il commissario Podeschi a volte dice che la politica controlla la stampa a
volte dice il contrario. Sulla proposta di Civico 10 possiamo accogliere la
prima riga ‘Gli spazi pubblicitari devono essere resi immediatamente
riconoscibili’”. L’emendamento di Upr è respinto. L’emendamento di Civico 10 è
ritirato in quanto accolto dalla nuova versione presentata dal governo, con
l’aggiunta della dicitura “gli spazi pubblicitari devono essere resi
immediatamente riconoscibili rispetto a quelli dedicati all’informazione
”.

Sono quindi approvati
gli articoli 31 “Deposito legale”, il 32, “Promozione della
lettura”, e il  33, “Sostegno
all’impresa editrice e testata giornalistica”.

Articolo
34 (Provvidenze per l’Editoria).

L’articolo prevede una serie di benefici economici a favore delle testate
editoriali. L’Upr ha presentato un emendamento interamente soppressivo
dell’articolo 34 che però viene respinto. L’articolo è invece approvato.

Articolo
35 (Imprese ammesse alle provvidenze e procedura di ammissione).
Upr presenta emendamento totalmente soppressivo.
Podeschi (Upr): “Continuiamo a chiedere l’abrogazione degli articoli perché
volevamo una legge più semplice”.Ps presenta un emendamento che poi viene
ritirato. L’emendamento di Upr viene respinto mentre l’articolo è approvato. Il
Governo ha poi presentato un nuovo emendamento all’ articolo 36 “Attività ed iniziative connesse con l’informazione”
che viene approvato.

Si è poi passati all’ultima parte
della legge “Norme transitorie e
finali”.
L’articolo 37 “Norma transitoria per gli operatori
dell’informazione”. Civico 10 presenta un emendamento abrogativo del comma 2 e
due emendamenti modificativi. “Nostro emendamento punta a rendere più leggeri
gli obblighi per adeguarsi alla nuova normativa per gli operatori
dell’informazione che già operano da tempo sul territorio – spiega Santolini –
Chiediamo l’abrogazione del comma 2 e la modifica dei commi 3 e 4”. Sinistra
Unita invece presenta emendamenti per rendere più rigidi gli adeguamenti alla
nuova normativa. Anche Rete e Upr presentano degli emendamenti. “Chiediamo di
abrogare il comma 4 – spiega Zeppa –Sostanzialmente rivediamo tutto ciò che era
previsto dal comma 4 con una nuova formulazione: 15 anni sono davvero troppi
per concedere all’operatore di informazione di non svolgere l’esame di
abilitazione. Chiediamo di abbassarli a 5”. Segretario Belluzzi: “Riteniamo che
per essere esentati dall’esame di abilitazione i termini previsti siano
congrui”. Tutti gli emendamenti vengono
respinti mentre l’articolo è approvato.
Approvati anche l’articolo 38 “Norma transitoria per
l’autorità Garante per l’informazione e le provvidenze
” e l’articolo 39 “Norme transitorie per le imprese editrici e le tesate giornalistiche”.
Come previsto dall’articolo 40,
approvato, la legge entrerà in vigore il quinto giorno successivo alla sua
pubblicazione. Approvati anche l’allegato A e l’allegato B. Upr ritira
l’emendamento all’allegato B.

La seduta è poi proseguita con il
comma 4 “concessione di residenza anagrafica” ai sensi dell’art.15, comma 2,
della Legge n.118/2010, così come modificato dall’art.ll del Decreto Delegato
n.3/2011; residenza anagrafica ai sensi dell’art.15, comma 3, lettere b), b) e
c), c) della Legge n.118/2010. Si è poi passati al comma 5 “Richiesta di
permesso per minori ai sensi dell’art.15 comma 7, della Legge n.118/2010”e al
comma 6 “Richiesta di permesso parentale ai sensi dell’art.15 comma 5, della
Legge n.118/2010”.

Dopo il comma 6 la seduta si è
conclusa

San Marino 26/08/2014 (2)

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