Righi sulle voci di tensioni dentro il Psd

Righi sulle voci di tensioni dentro il Psd

L’ articolo apparso sulle pagine di tribuna nei giorni scorsi, sulla possibile frammentazione all’ interno del PSD, provoca in me un sentimento di ilarità.
Sia perché le divisioni sono realmente presenti, sia perché proprio loro, durante tutta la campagna elettorale hanno inneggiato alla “coesione”, considerato caposaldo non solo di una forza politica ma anche di una forza di governo.
Le divisioni peraltro non riguardano solamente la parte democratica e socialista, ma vede ben altre frammentazioni.
Il partito e in generale i consiglieri, fanno riferimento a tre personaggi di spicco, Germano De Biagi, Paride Andreoli e Fiorenzo Stolfi, eccetto casi piuttosto isolati.
Oltre a questi personaggi, di indiscussa capacità politica, spiccatissima competenza nei più svariati ambiti ed elevatissimo spessore culturale, ritroviamo un residuo di quell’ area denominata Democratica, utilizzata a livello di immagine come la parte non compromessa del partito, che nella sostanza non ha alcuna incidenza e che è stata decimata durante le ultime legislature.
Non mi sorprende il fatto che le frammentazioni emergano ed emergeranno proprio quando il partito dei socialisti e dei democratici si trova all’ opposizione, lontano da quelle poltrone che hanno messo d’ accordo tutti, Socialisti e Democratici, affaristi e idealisti della buona politica.
Il PSD è un partito capacissimo di portare avanti proposte, tipiche del socialismo liberale, come Casinò, liberalizzazione delle residenze e del territorio, potrei poi continuare per una legislatura intera.
Questa è la realtà del grande partito della sinistra, che senza poltrone e affari non può proprio stare; per fortuna non sarà il partito dei socialisti e democratici a dover risolvere il problema dell’ ondata di furti nella nostra cara Repubblica.

San Marino, 12 gennaio 2009

Alex Righi
Coordinatore di Alternativa Giovanile

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