Leonardo Corbucci, ad di Airiminum 2014: «Un duro colpo il conflitto russo – ucraino ma l’aeroporto ha mantenuto la piena sostenibilità con 204mila passeggeri in 10 mesi».
ERIKA NANNI. Mancava poco, i livelli pre Covid potevano essere raggiunti se non superati. L’anno di riferimento, quello di demarcazione tra il prima e il post pandemia, è il 2019, e l’aeroporto internazionale Federico Fellini avrebbe potuto davvero eguagliarne i flussi di voli e passeggeri, se non fosse stato per la guerra scatenata da Putin. Il conflitto russo ucraino ha infatti distrutto “i sogni di gloria” dell’aeroporto riminese, che vantava un 65% di passeggeri provenienti proprio da Russia, Ucraina e Bielorussia. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna