Mario Gradara -Il Resto del Carlino: Ecco il gigante tecnologico che difenderà il mare di Rimini
Diventa più blu il mare di Rimini. Inaugurazione ufficiale – presenti il presidente della Regione Bonaccini, il vescovo Lambiasi, il prefetto Palomba, il sindaco Gnassi, autorità civili e militari – per il raddoppiato depuratore di Santa Giustina, architrave del Psbo, Piano di tutela della balneazione, alias piano fogne, del costo totale di 154 milioni di euro. Progetto targato Gruppo Hera, Romagna Acque, Comune di Rimini e Amir, partito 15 anni fa, 8 anni per finanziarlo, 3 anni per completarlo. Un gigante, mostro tecnologico d’avanguardia, il più grande d’Europa con tecnologia a ultrafiltrazione a membrane ‘bioreactor’ (gli stessi batteri presenti ‘ripuliscono’ e degradano i composti organici) costato 28 milioni di euro, che salgono a 43 con il completamento della ‘dorsale Nord’. Servirà nella stagione estiva 560mila ‘abitanti equivalenti’, 220mila dei quali con il vecchio impianto che resta attivo, 340mila con quello nuovo. Per dare idea della forza d’urto del colosso, vi si depurano in un’ora quello che nel vecchio depuratore di Bellaria (dismesso il mese scorso) si depurava in 24 ore. Entro i prossimi 5 anni qui saranno trattati, in maniera centralizzata, tutti i rifiuti reflui del territorio: i Comuni di Rimini, Coriano, Santarcangelo, Verucchio, Poggio Torriana, Bellaria Igea Marina, San Leo e Borghi, nel cesenate, più la Repubblica di San Marino. (…)