Il professor Ariatti ha consegnato la sua relazione: «Quel giorno non era in grado di intendere e di volere»
ENRICO CHIAVEGATTI – Quando nella prima serata dell’11 settembre scorso Duula Somane, clandestino somalo, ha seminato il panico tra Riccione e Rimini accoltellando cinque persone tra cui un bimbo di 6 anni rimasto in bilico tra la vita e la morte diversi giorni, era «in una fase di scompenso psicotico che ne escludeva le capacità di intendere e di volere». È quanto scrive il professor Renato Ariatti, psichiatra forense, nelle conclusioni della perizia psichiatrica consegnata alcune settimane fa al sostituto procuratore Davide Ercolani titolare dell’indagine su quel sabato di terrore. (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna