Rimini. Alpinisti morti assiderati. Esposto della famiglia: «Diteci se Luca e Cristian potevano essere salvati»

Rimini. Alpinisti morti assiderati. Esposto della famiglia: «Diteci se Luca e Cristian potevano essere salvati»

RASSEGNA STAMPA

Un esposto alla Procura di Teramo per fare pienamente luce sulle circostanze che hanno portato alla tragica morte, per assideramento, di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, 42 e 48 anni, i due amici alpinisti di Santarcangelo scomparsi sul Gran Sasso il 22 dicembre dell’anno scorso e i cui corpi senza vita sono stati ritrovati cinque giorni dopo, il 27 dicembre. L’esposto è stato presentato dal fratello di Luca, Marco Perazzini, insieme ai suoi legali, gli avvocati Luca Greco e Francesca Giovanetti. Lo aveva anticipato (su queste pagine) lo stesso Marco, due giorni dopo il ritrovamento dei loro corpi: «Mio fratello e Cristian erano esperti, insieme avevano compiuto tante imprese in montagna. Questa tragedia si poteva evitare. Presenterò un esposto». L’azione della famiglia Perazzini è stata portata avanti, precisano gli avvocati, «senza alcun intento polemico nei confronti della macchina dei soccorsi, alla quale continua ad andare il sentito ringraziamento di tutti i famigliari per il loro lavoro, svolto in condizioni di grande pericolosità». L’obiettivo dell’esposto fatto dalla famiglia Perazzini è, semplicemente, «quello di comprendere meglio alcuni aspetti della vicenda, anche al fine di evitare in futuro che drammi come questo possano ripetersi” (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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