Rimini. Andrea Gnassi: “Ai frontalieri che lavorano a San Marino dobbiamo chiarezza, rispetto e proposte serie da poter tradurre in legge”

Rimini. Andrea Gnassi: “Ai frontalieri che lavorano a San Marino dobbiamo chiarezza, rispetto e proposte serie da poter tradurre in legge”

“Confusione, false promesse e utopie le lascio al centrodestra: ai frontalieri dobbiamo chiarezza, rispetto e proposte serie da poter tradurre in legge. Parliamo di 7.000 persone, che per numero e dimensione del fenomeno rappresenta ‘l’azienda’ più grande della Regione o potrebbe essere considerato il 12° comune della nostra provincia su 27”.

Andrea Gnassi, candidato del centrosinistra alle elezioni del 25 settembre alla Camera dei Deputati e sindaco di Rimini dal 2011 al 2021, “è abituato a parlare il linguaggio della verità: per non offendere l’intelligenza delle tante lavoratrici e lavoratori oltre a quella dei pensionati frontalieri – si legge in un comunicato -, ritiene quindi doveroso mettere in fila le priorità irrisolte che impattano sulla vita vera di queste persone”.

Salvini, che varcando i confini della più antica Repubblica del Mondo per una visita elettorale è stato ricevuto addirittura dai segretari di Stato e dal mondo imprenditoriale sammarinese, ha tardivamente e strumentalmente la necessità di rivedere la convenzione con l’Italia del 1974 proponendo un accordo simile al modello in vigore fra Como e Chiasso, senza spiegare qual è però. La solita sparata elettorale a caccia di consenso, senza mai entrare nel merito delle questioni: il tema del riconoscimento reciproco fra i due Stati dei congedi parentali ovvero della legge 104, ad esempio – evidenzia Gnassi -, che impatta su quelle famiglie e situazioni di non autosufficienza che continuano ad alimentare una intollerabile sperequazione sociale verso chi è più in difficoltà”.

“A questo punto, fare chiarezza diventa ineludible: o il centrodestra è in stato confusionale o mente sapendo di mentire. Il problema della doppia tassazione nasce con il ministro delle Finanze del governo Berlusconi nel lontano 2002, un certo Giulio Tremonti, quel Tremonti che viene dato come papabile ministro in caso di vittoria del centrodestra, che con la sua black list in cui inserì il Titano piazzando la Guardia di Finanza costantemente ai confini, mise in grossa difficoltà il sistema economico e produttivo sano della Repubblica, utilizzando i lavoratori frontalieri come ‘scudi umani’ per dirimere le questioni tra i 2 Stati – dichiara sempre l’ex sindaco di Rimini -. A questo punto, la domanda sorge spontanea: può essere in grado colui che ha generato il problema, la Lega, a poterlo risolvere? La mia risposta lapidaria è ‘no’, infatti basta vedere la pessima figura fatta con il caso targhe, che ha messo in difficoltà tanti lavoratori che conducevano mezzi sammarinesi, questione risolta solo di recente”.

E ancora: “Nel 2003 il governo Berlusconi introdusse la doppia e ingiusta imposizione fiscale per i soli frontalieri di San Marino, perpetrando lo stillicidio della proroga della franchigia decisa di anno in anno anche per quanto concerne l’ammontare di quest’ultima. Franchigia che solo grazie al lavoro degli onorevoli del centrosinistra romagnolo nel 2013 è diventata invece strutturale e definitiva attraverso la legge finanziaria. Nello stesso anno, anche grazie all’impegno dei sindacati, si è arrivati poi alla all’importante firma della Convenzione Italia-San Marino contro doppie imposizioni fiscali”.

Tornando all’attualità, Gnassi ritiene utile, proficuo e serio formulare delle proposte concrete: “Dai frontalieri viene la richiesta di aumentare la franchigia e di renderla indicizzata annualmente: una misura di sostegno al reddito dei lavoratori, che si rende oltremodo urgente in questo momento così difficile per gli aumenti dei costi della spesa e dell’energia, che sosterrò con convinzione. Il mio impegno sarà quello di portare a Roma le giuste e sostenibili richieste dei lavoratori frontalieri, senza fare promesse irrealizzabili come quella di cancellare la doppia tassazione sbandierata dalla candidata. Chi sostiene questa teoria come Domenica Spinelli, approdata ora a Fratelli d’Italia è che dal 2012 ha scoperto solo 2022 che esistono anche le istanze dei lavoratori d’oltre confine, usa solo armi di distrazione di massa per raccattare qualche voto in più. Serve invece, se si ha rispetto di loro, ricordarsi dei frontalieri quando si scrivono i decreti, prevedendo specifiche fattispecie applicative come per il bonus di 200 euro o quello dell’assegno unico e non solo ogni cinque anni quando si va a caccia di voti. Anche perché, ripeto, parliamo di 7.000 persone, migliaia di famiglie e di storie della nostra terra. San Marino e la Romagna sono comunità che si integrano una con l’altra da ogni punto di vista, lavorativo, familiare, economico, culturale e sociale: per questo bisogna lavorare con serietà e senza illusioni, al consolidamento dei rapporti e alla tutela delle persone“.

“Per questo sono certo che i frontalieri, che hanno una loro dignità, non si faranno abbindolare dai vecchi e nuovi ‘cantastorie’, ma sapranno affidarsi alla loro memoria nel valutare la serietà e la concretezza delle proposte che metterò in campo”, conclude Gnassi.

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