(da “Il Corriere di Romagna”) Assolti madre, padre e figlio dall’accusa di calunnia avanzata dal proprio avvocato.
Tutto è iniziato quando la donna aveva pagato 16mila euro a un dentista per una lavoro fatto male ed una parcella parecchio esosa all’avvocato, grazie al quale ha ottenuto il pagamento del risarcimento danni.
La donna si è ritrovata con la casa pignorata, il conto bancario bloccato e poi ha dovuto affrontare un processo per calunnia contro il suo avvocato.
Nel corso del processo di ieri è stata decisiva la perizia che ha esaminato il contratto dove ha chiarito che la firma della pensionatata non era originale.