Enrico Chiavegatti – Corriere Romagna: Attentato alla Cbr firmato “No Tav” /
L’azione dedicata a quattro attivisti del movimento in carcere da novembre /
Fatti esplodere due automezzi, inneschi esplosivi su tutti gli altri
VILLA VERUCCHIO. «Cmc ecoterrorista. Solidarietà a Niccolò, Claudio, Chiara, Mattia e alla lotta No Tav». Questa la rivendicazione scritta da mano ignota su un gabbiotto per rivendicare le dieci “bombe” piazzate nella notte fra giovedì e venerdì sotto altrettanti mezzi della Emir Spa di Villa Verucchio, azienda specializzata nella lavorazione di materiali inerti di cui ora è maggiore azionista la Cbr di Rimini ma che vede ancora una partecipazione della Cmc di Ravenna, una delle imprese contro cui il movimento No Tav ha dichiarato guerra per impedire la realizzazione della Torino-Lione. Taniche di benzina arricchite dalla “diavolina” (l’accelerante usato per far ardere più velocemente la brace del barbecue), il tutto innescato da micce realizzate con strisce di fiammiferi antivento. Un falò andato a segno solo in parte: le fiamme non hanno lasciato scampo a due vecchi furgoni, un Ducato e un Daily andati completamente distrutti. La tempestività dell’intervento dei vigili del fuoco di Novafeltria ha impedito che il fuoco si divorasse anche due grossi Dumper della Perlini, tipici automezzi con cassone in uso nelle cave. Per rimetterli in movimento basterà cambiare un paio di gomme al massimo. Gli inneschi difettosi che pur accesi non hanno fatto esplodere le altre bombe, hanno salvato due escavatori, due caterpillar gommati e un caterpillar D09 Apripista gigante da 400 mila euro. Ma, soprattutto, l’arrivo di carabinieri e pompieri ha salvato dodici posti di lavoro. (…)
