Continua in tribunale la battaglia fra operatori del porto e Comune di Rimini sui canoni demaniali.
Mentre pende di fronte al Consiglio di Stato l’appello promosso dall’ex Bahamas, e dopo la vittoria di Nauticamping nella stessa sede, ora è il Rockisland ad opporsi alla ridefinizione dei canoni con un ricorso al Tar.
La società dello storico locale in cima al molo è titolare di una concessione portuale dal gennaio del 2006.
Una volta la concessione prevedeva il versamento di un canone (5.977,51 euro) e un’imposta regionale (300 euro), garantito a mezzo fideiussione bancaria di 13.944,34 euro.
Nel dicembre 2010 il Rockisland e altri locali situati nella zona del Porto hanno ricevuto una nota dall’Ufficio del demanio marittimo del Comune di Rimini riguardante la rideterminazione retroattiva del canone dal 2007 al 2010.
Molti operatori del porto, insieme alle associazioni, si stanno riunendo per apportare qualche modifica alla legge finanziare che ha introdotto aumenti spropositati.
Fonte: “Il Corriere di Romagna”