Andrea Rossini di Corriere Romagna: La Guardia di finanza contesta operazioni inesistenti per un milione e mezzo di euro. Agli accusati sequestrati case, quote e terreni per equivalente /
Frode fiscale, ditta informatica nei guai /
Indagati per associazione a delinquere tre soci riminesi e uno sammarinese
RIMINI. I tre soci di una nota azienda riminese, leader italiana nel software per l’industria alberghiera e turistica, e l’amministratore della “consorella” sammarinese sono indagati con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e al riciclaggio di denaro.
Nei loro confronti, su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani e sulla base delle indagini dei militari della compagnia riminese della Guardia di finanza, il Gup Stefania Di Rienzo ha disposto sequestri per equivalente di beni e conti correnti. L’accusa parla di un giro di fatturazioni false e operazioni fittizie (tra il 2002 e il 2009) per circa un milione e mezzo di euro.