Federico Rossi di Nuovo Quotidiano di Rimini: Il direttore di Cna Salvatore Bugli chiede ai Comuni una riduzione dell’aliquota per le attivita’ commerciali e artigianali /
‘Taglio dell’Imu? Non se ne parla’ /
L’assessore Brasini:’A Rimini nessun trasferimento superiore alle attese. E non siamo tra i piu’ cari in Italia’ / Il sindaco Pironi:’Applicata la tariffa minima’. Mauro Morri:’E’gia’ molto se non abbiamo aumentato’
RIMINI. Ridurre l’Imu per le attività artigianali e del commercio. La richiesta arriva dal direttore della Cna di Rimini, Salvatore Bugli, ai comuni del territorio, che hanno ancora tempo fino al 30 settembre per fare eventuali modifiche. “E’ notizia di questi giorni – spiega Bugli – che una buona parte dei comuni si troveranno in bilancio più trasferimenti di quelli indicati in sede di preventivo. Arriveranno insomma più risorse da parte dello Stato. E’ per questo che riteniamo che l’aliquota Imu si possa e si debba ridurre subito. La sua applicazione al massimo sugli immobili ad uso commerciale e produttivo rischia infatti di pesare in maniera insosteni- bile sulle imprese, che si troverebbero così a pagare il prezzo più alto delle manovre del Governo in un contesto, causa crisi economica, già difficilissimo con centinaia di attività che rischiano la chiusura”. (…)
L’analisi pubblicata ieri dal Sole 24 Ore, che ha preso in esame i dati sulle aliquote Imu di oltre 80 capoluoghi di provincia che saranno utilizzate per il saldo del 17 dicembre, conferma comunque quanto siano soprattutto le imprese a pagare il prezzo più alto, insieme ai proprietari di seconde case o case sfitte. Di fatto la stangata risparmierà solo la prima casa. Nel caso di Rimini ad esempio se su quest’ultima si pagherà lo 0,5%, un punto in più di quella base, (lo 0,6 per le abitazioni di lusso), sulla seconda casa si salirà invece sullo 0,99%, la stessa aliquota destinata agli immobili che ospitano attività produttive e commerciali, con un aumento all’1,06 per le più pregiate così come per quelle sfitte.
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