Rimini: Campi da volley e giochi per bambini vanno smontati dalle spiagge

Rimini: Campi da volley e giochi per bambini vanno smontati dalle spiagge

I giochi per bambini sulla spiaggia, i campi da beach volley e tennis e tutto quello che si può smontare, deve essere smontato.

Non c’è sanatoria paesaggistica che tenga.

Roberto Biagini, durante la riunione della commissioni prima e terza di ieri, ha dichiarato: “I giochi non si possono sanare. Vanno montati con autorizzazione e smontati a fine stagione. Lo chiede la legge”.

Vale anche per le coperture del gazebo, salve le strutture.

L’eccezione è fatta per i campi da bocce che potranno essere regolarizzati pagando una quota, ancora da definire.

Il regolamento iniziale prevedeva 100 euro al metro quadro.

La maggioranza aveva anticipato però che ci sarebbero stati sconti e forfait.

Alla fine non si sono viste riduzioni ed è stato approvato lo stesso regolamento rinviato durante la riunione del 14 marzo scorso, quella ha segnato la prima spaccatura tra Pd e Giunta.

“E’ una proposta – conferma Biagini – senza alcun tipo di cambiamento rispetto a quella che già avevano portato all’esame della prima commissione. Dalla discussione sono emersi suggerimenti e valutazioni che verranno posti correttamente ed esaminati nel prossimo consiglio comunale”.

Il regolamento non ha incassato il voto favorevole del Pdl mentre Sel e Movimento 5 Stelle si sono astenuti.

C’è l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di abbassare i prezzi: forfait di 1.500 euro per le aree verdi, forfait anche per pali e bandiere, sconticino di 20 euro al metro per i cambi da bocce che passano da 100 a 80 e 60 euro al metro quadro per le pedane e le vasche idromassaggio sono da smontare perché non sono previste nel piano spiaggia.

“Sotto certe cifre non si può scendere – Chiara Dal Piaz, dirigente dello sportello unico per l’edilizia – ne va della credibilità del regolamento”.

Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini Rimini Sud, notifica: “Tutti sanno bene che i bagnini non ci guadagnano niente dai giochi che installano sulla spiaggia. Non si fa altro che privare le città di servizi e offerte. Aspettiamo giovedì, ma in ogni caso noi ci troviamo costretti a pagare troppo semplicemente per ciò che offriamo”.

Fonte: (corsivo) “Nuovo Quotidiano di Rimini” – www.nqnews.it

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