Annalisa Boselli – Corriere Romagna: Il nuovo servizio non riesce a far fronte alle tante richieste: non solo stranieri ma anche famiglie riminesi costrette ad elemosinare sciroppi e antifiammatori / Emergenza farmaci, appello della Caritas / «Raccolta iniziata tre mesi fa, scorte già esaurite»
RIMINI. «Stanno finendo le scorte di medicinali e la gente ne ha bisogno. Vi preghiamo di donarli portandoli nella sede di via Madonna della Scala ». E’ il senso dell’appello che ieri ha rivolto la Caritas diocesana di Rimini dato il numero sempre crescente di famiglie che non riescono a comprarsi nemmeno gli antinfiammatori, antidolorifici, colluttori, cerotti, garze sterili e sciroppi per la tosse. Se prima la crisi colpiva le famiglie costringendole a fare a meno di alimenti, vestiario, generi di consumo, oggi è un problema anche la capacità stessa di procurarsi medicinali.
«C’è stato un aggravio della povertà. Abbiamo iniziato la distribuzione dei farmaci tre mesi fa – spiega Cesare Giorgetti, responsabile della comunicazione – a causa dell’alta richiesta (sia da parte di famiglie sia da singoli sia stranieri sia italiani e riminesi) una volta alla settimana, il giovedì mattina, grazie al servizio di un farmacista volontario in pensione ». Al momento il servizio di distribuzione dei farmaci da banco (solo quelli che non richiedono ricetta medica e a confezioni integre) è riuscito a coprire un centinaio di persone che sono venute a conoscenza di questa possibilità grazie a un rapido passaparola. «Il problema è che abbiamo già esaurito le scorte forniteci dal banco farmaceutico (…)
