Rimini. Chiesa di San Martino Monte l’Abate: tentato furto, picchiato sacrestano

Rimini. Chiesa di San Martino Monte l’Abate: tentato furto, picchiato sacrestano

RIMINI. Momenti di paura nella Chiesa di San Martino Monte l’Abate: nel pomeriggio di mercoledì 12 novembre, intorno alle 18.30, i poliziotti delle Volanti della Questura di Rimini sono intervenuti dopo che due uomini avevano tentato di commettere un furto all’interno. I due malviventi, probabilmente italiani, uno dentro la chiesa, l’altro fuori a fare da ‘palo’, sono stati fermati dall’arrivo di un fedele e quindi dai dispositivi acustici delle Volanti che sopraggiungevano sul posto. Prima di fuggire, per impedire che potesse chiamare i soccorsi o le forze dell’ordine, uno dei due ha tentato di immobilizzare il Sacrestano con un laccio improvvisato, sottraendogli il telefono cellulare. Per l’uomo soltanto grande spavento e una escoriazione riportata a seguito della caduta a terra nel tentativo di immobilizzazione. Sull’episodio indagano gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Rimini, i quali stanno visionando le immagini di alcune telecamere poste nelle vicinanze e acquisendo gli esiti del sopralluogo tecnico effettuato dal personale della Polizia Scientifica intervenuta sul posto.  

Intanto sulla vicenda, il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi commenta così: “Voglio esprimere per conto dell’Amministrazione Comunale la vicinanza al sacrestano che, a quanto si legge dai primi ‘lanci’ giornalistici di agenzia, sarebbe stato aggredito ieri pomeriggio nella parrocchia di San Martino Monte l’Abate da due individui ora ricercati dalle forze dell’ordine locali. Un episodio vile e preoccupante, su cui gli organi competenti stanno indagando, sia per le modalità sia per le circostanze e il luogo in cui si è verificato. Auspichiamo che grazie al sempre prezioso lavoro della Questura e delle forze dell’ordine riminesi, anche in questo caso si possa risalire in tempi rapidi agli autori di questa aggressione e che si possa far luce su episodio che comunque dalle prime notizie ferisce la sensibilità perché coinvolge una persona al servizio della vita della parrocchia e quindi della comunità provinciale. Auguriamo una pronta guarigione alla vittima di questo episodio, mettendoci a disposizione per qualsiasi evenienza”.

 

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