Rimini. Cocorico’: ‘Si cambi, o lasceremo Riccione’.NQ di Rimini

Rimini. Cocorico’: ‘Si cambi, o lasceremo Riccione’.NQ di Rimini

Nuovo Quotidiano di Rimini: RICCIONE – Il dirigente ha scritto una lunga lettera aperta all’indomani della sanzione. “Ci appelliamo a Renzi affinchè cambi le norme di questo Paese” / “A queste condizioni ce ne andiamo” / La “minaccia” di Marco Palazzi, amministratore delegato del Cocoricò / “Puniti da una legge di ottanta anni fa. Così lavorare è impossibile”

RICCIONE – “O il sistema delle leggi del paese cambia verso oppure cambiamo paese”. E’ il “grido d’allarme e disperazione” di Marco Palazzi, amministratore delegato della discoteca Cocoricò di Riccione dopo la difficile estate 2014 segnata oltre che dalla crisi anche dalle numerose sanzioni ricevute per violazione delle norme. L’ultima in ordine di tempo, risalente all’ultima settimana, è stata inflitta per aver tenuto accesa la musica oltre il limite orario consentito, ovvero dopo le cinque del mattino. “Si sta chiudendo – si lamenta Palazzi in una lettera aperta – una stagione drammatica che ha colpito duramente ilnostro settore e che non ha certamente risparmiato le nostre attività. Garantire gli standard qualitativi e i livelli occupazionali è stata un’ impresa a dir poco complessa. Ma abbiamo resistito. Ora i numerosi episodi sanzionatori che si sono succeduti soprattutto in questi ultimi tempi ci fanno intendere che esiste un problema. Abbiamo subito infatti l’ennesima sanzione come da regio decreto del 1934 una legge di ottanta anni fa. Francamente in queste condizioni operare è diventato difficile se non impossibile, la programmazione artistica e gli investimenti sono un rischio permanente, sono anni che riceviamo proposte da Ibiza e da altri paesi e le abbiamo sempre rifiutate”. Insomma l’intenzione, se le cose non cambieranno, è quella di lasciare Riccione. (…)


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