Luca Cassiani – Corriere Romagna: L’Europa gela l’Italia: «No ai 30 anni» /
Il portavoce del commissario Barnier: «Serve un tempo appropriato e limitato. No ai rinnovi automatici» /
L’onorevole Pizzolante (Pdl): «Una provocazione inaccettabile. Avanti con l’emendamento»
RIMINI. Doccia gelata sulla proposta di prorogare per 30 anni (fino al 2045) le concessioni balneari. Ieri a cancellare con un colpo di spugna le ambizioni del governo italiano ci ha pensato Stefaan De Rynck, portavoce del commissario Ue per il mercato unico Michel Barnier.
L’Europa. «Un rinnovo automatico di 30 anni non sarebbe compatibile con il diritto comunitario – sottolinea De Rynck -. Le concessioni dovrebbero essere accordate per un periodo di tempo appropriato e limitato e non dovrebbero essere aperte a rinnovi automatici né dare alcun altro tipo di vantaggio al gestore la cui autorizzazione è scaduta». E aggiunge: «L’estensione di 30 anni di tutte le concessioni attuali sarebbe incompatibile con le leggi Ue, l’Italia deve adottare regole compatibili con la direttiva servizi (l’ormai ben nota Bolkestein)».
Il governo. Una bocciatura senza mezzi termini di quell’emendamento che i senatori Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd) hanno fatto inserire nel decreto Sviluppo bis e che dovrebbe essere votato oggi in Senato, prima di passare (giovedì) alla Camera e diventare legge.
Pizzolante. Dura e sorpresa la posizione dell’onorevole riccionese Sergio Pizzolante (Pdl) che, sin dalla prima ora, segue l’intricata vicenda dell’arenile. «Il commissario Barnier – afferma il parlamentare – non si è pronunciato di fronte al decreto del governo spagnolo (che assegna le concessioni per 75 anni, ndr) mentre vedo che lo fa frettolosa- mente su un emendamento, ancora non votato, del parlamento italiano. (…)
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