Corriere Romagna: Cerca dipendenti belle: scoppia la protesta /
Dopo lo scontro con il titolare dell’esercizio commerciale richiesto l’intervento della Finanza /
Cartello in negozio per assumere donne di “bella presenza”. Ieri, dopo la lite, è stato rimosso
RIMINI. La segnalazione è arrivata via Facebook: quel cartello affisso nei giorni scorsi fuori da un negozio sul lungomare di Rimini, in cui si cercavano dipendenti, ha creato un bel pandemonio. E sì perché la richiesta del titolare era indirizzata a “personale femminile di bella presenza”. E c’è chi non ha gradito, scatenando un putiferio. Le parole usate sono state infatti lette come «una discriminazione che al giorno d’oggi, nel 2013, non è accettabile».
Il veemente contrattacco è arrivato da Sonia Alvisi, coordinatrice della Conferenza permanente delle donne all’interno del Partito democratico, che per prima è partita ed è andata a bussare all’esercizio commerciale “colpevole” di avere affisso il cartello. Un blitz partito in sordina ma poi degenerato in un acceso battibecco. «Sono andata a bussare per chiedere delle spiegazioni», tuona la Alvisi, «ed è uscito fuori un uomo che si è presentato come il titolare». E’ a quel punto che l’incontro ravvicinato ha preso una brutta piega: «Ho chiesto spiegazioni», continua la Alvisi, «gli ho detto che non si può offrire un lavoro in base all’estetica e che il cartello era un atteggiamento discriminante inaccettabile». Parole a cui l’uomo ha prima reagito cercando di replicare con pacatezza, ma dopo poco «non ha più voluto ascoltarmi ed è entrato dentro, chiudendosi la porta alle spalle» e troncando la conversazione che stava prendendo una brutta piega. (…)
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