Nuovo Quotidiano di Rimini: Graziano Urbinati (Cgil): “Nessun territorio è immune da gesti estremi. In tanti scivolati nella povertà” / “Senza lavoro disperazione” / Se la caverà l’uomo che si è dato fuoco venerdì sera in piazza Ma è irregolare, dovrà vedersela con l’ufficio Immigrazione
RIMINI. Se l’è cavata grazie soprattutto a chi lo ha immediatamente soccorso. Come il militare Enrico Carlino, che venerdì sera, incurante del pericolo, quando ha visto le fiamme che avvolgevano il marocchino 45enne che si era appena dato fuoco in piazza Cavour, è corso a salvarlo. Così, ora, l’uomo potrà guarire dalle ustioni riportate – di secondo e terzo grado al braccio destro, al collo e alle mani – in un mese e mezzo circa: questa la prognosi indicata dai medici del Centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena, dove il 45enne è stato ricoverato venerdì sera. E’ accaduto tutto intorno alle 22,40. Il marocchino si trovava al centro di piazza Cavour. Si era cosparso di gasolio. Poco prima aveva fatto una chiamata alla Guardia di Finanza chiedendo di parlare con il prefetto e aveva annunciato il folle gesto che di lì a poco avrebbe messo in atto. I finanzieri, intuita la gravità della situazione, hanno quindi allertato le altre forze dell’ordine, polizia, carabinieri e vigili urbani, nonché i vigili del fuoco. Ma prima che il 45enne potesse venire
individuato, in piazza Cavour, davanti alla folla del venerdì sera, l’uomo ha acceso un accendino e si è dato fuoco. Ha giustificato il suo gesto dicendo di avere perso il lavoro e che perciò non gli era stato rinnovato il permesso di soggiorno. Dalle verifiche effettuate risulta avere lavorato di recente al cantiere per la terza corsia dell’A14. Da una decina di anni in Italia, ha diversi precedenti penali ed è stato più volte in carcere. (…)
Ascolta il giornale radio di oggi