Federico Rossi – Nuovo Quotidiano di Rimini: Ad ottobre 2013, stando ai dati delle casse edili, erano circa duemila gli occupati, contro i seimila dell’ottobre 2008 / Edilizia, volati via 4mila posti di lavoro / Massimo Bellini (Fillea-Cgil): “E’ come se fossero sparite due Scm” / E peggiora la situazione di Comeca. L’azienda in liquidazione, lavoratori in Cig
RIMINI – Due terzi dei lavoratori rimasti senza impiego tra ottobre 2008 e ottobre dell’anno appena passato. E’ il dato sconcertante, relativo agli occupati, o per meglio dire ex-occupati, del settore edile riminese che ben mette in luce la portata storica della crisi che ha colpito il comparto, messo in ginocchio dal momento nero che stanno attraversando sia l’edilizia residenziale che quella pubblica. Quest’ultima bloccata dai noti vincoli posti dal Patto di Stabilità ai Comuni, compresi quelli virtuosi. “Nel dettaglio stiamo parlando degli iscritti alle due casse edili della provincia – spiega Massimo Bellini, segretario generale della Fillea-Cgil – crollati appunto dai 6mila dell’ottobre di sei anni fa agli appena 2mila dell’autunno scorso. In pratica è come se fossero sparite in un colpo solo due Scm. 4mila riminesi dunque rimasti senza lavoro e che nel frattempo – inutile ricordarlo – non sono riuscite a ricollocarsi, trovando al massimo qualche lavoretto saltuario certo non in grado di assicurare loro e alle rispettive famiglie un presente e un futuro sereni. E per molti non c’è più nemmeno la tutela assicurata dagli ammortizzatori sociali. Insomma una situazione drammatica per la quale ormai non ci sono davvero più parole”. (…)