Lamberto Abbati – La Voce di Romagna Rimini: E ora anche la Procura apre un’inchiesta
Sullo schianto dell’elicottero AB205 del Settimo Reggimento Vega avvenuto martedì mattina nell’Aviosuperficie di Santarcangelo al confine con Poggio Torriana, nel quale hanno rischiato di perdere la vita quattro militari (due piloti e due tecnici), ora indaga anche la Procura della Repubblica di Rimini. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Marino Cerioni, ha aperto un’inchiesta (a carico di ignoti) per disastro aviatorio colposo e lesioni colpose. “Un atto dovuto”, fanno sapere dalla Procura, che nel frattempo ha nominato un proprio consulente che si occuperà di svolgere i rilievi di rito.
Ieri, intanto, la Commissione d’inchiesta militare, composta da due piloti e due tecnici di bordo, si è recata nell’Aviosuperficie dove ha svolto un primo sopralluogo. Sul posto solo cenere e alcuni detriti carbonizzati dell’AB205. Ecco perché non sarà semplice individuare le cause che hanno originato lo schianto. A 48 ore dall’incidente, l’ipotesi più probabile resta quella di un’avaria. “L’elicottero avrebbe preso un assetto anormale durante la manovra e impattato con la coda sul terreno, e questo lo avrebbe fatto ‘capottare’ e prendere fuoco a ridosso del boschetto”, aveva spiegato martedì la responsabile per la comunicazione Pamela Sabato. Mentre il comandante della base riminese, il colonnello Gian Luca Falessi aveva parlato di “manovra improvvisa”, scaturita, così avrebbe riferito uno dei quattro militari a bordo, “da un problema”. Di che tipo ancora non è dato sapere. A chiarire questi dettagli toccherà, appunto, alla Commissione d’inchiesta. Le due indagini, quella militare e quella aperta ieri della Procura, proseguiranno parallelamente. (…)