Rimini. Errani a processo per falso ideologico. Corriere Romagna

Rimini. Errani a processo per falso ideologico. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Chiesti dieci mesi, oggi la sentenza /
Per tutta la giornata di ieri il presidente è stato in aula: «Attendo sereno il verdetto» /
Il governatore, travolto nello scandalo Terremerse, ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato

 

RIMINI. Vasco Errani è rimasto seduto una giornata intera al banco degli imputati. Si è infatti presentato puntuale ieri mattina alle 9 all’udienza preliminare, primo atto del processo sul caso Terremerse che lo vede imputato per falso ideologico. Il giudice ha accolto il rito abbreviato richiesto dal suo legale; l’udienza è durata fino alle 17.30, la sentenza sarà pronunciata già questa mattina alle 10.

Processo a porte chiuse, mentre lo avrebbe preferito a porte aperte il procuratore capo bolognese Roberto Alfonso. Così come il pubblico ministero Antonella Scandellari, titolare dell’inchiesta, avrebbe preferito che il processo non si “dividesse”, si è infatti oppo- sta a che la posizione del governatore fosse stralciata rispetto a quella degli altri imputati, fra i quali il fratello Giovanni accusato di truffa per il finanziamento regionale da un milione per la costruzione della cantina di via Bicocca a Imola.
Il gup Bruno Giangiacomo ha invece accolto la richiesta dell’avvocato Alessandro Gamberini di procedere con rito abbreviato.

In caso di rinvio a giudizio il rischio sarebbe stato finire con la prossima udienza all’anno prossimo, un tempo giudicato troppo lungo dal governatore che ieri ha solo detto di «attendere sere- no il verdetto». Un rischio accentuato dal fatto che il legale del fratello di Errani, l’avvocato Gaetano Forte, che essendo di Ferarra aveva infatti chiesto un rinvio dell’udienza in virtù dei regolamenti speciali per le zone sismiche. Respinta invece la richiesta di abbreviato condizionato all’audizione di due testimoni avanzata dall’altro funzionario regionale Aurelio Selva Casadei. Per lui e per gli altri imputati il processo è rinviato all’1 e 8 febbraio. Se ne occuperà un altro giudice, Alberto Gamberini, perchè Giangiacomo decidendo subito Errani e gli altri due funzionari Terzini e Mazzotti (accusati oltre che di falso anche anche di favoreggiamento) diventa incompatibile. (…)

 

 


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