Rimini. Fallimento Aeradria, Vitali: danno devastante per la riviera, Segretario Arzilli: San Marino non rischia niente. Corriere Romagna

Rimini. Fallimento Aeradria, Vitali: danno devastante per la riviera, Segretario Arzilli: San Marino non rischia niente. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Vitali: «Per la riviera il danno è devastante» /
Preoccupazione sul Titano. «Per l’utilizzo delle aree, cercheremo un partner internazionale» /
Il presidente della Provincia: conseguenze drammatiche per lavoratori e imprenditori

RIMINI. Comunque andrà a finire, il territorio riminese ha subìto un danno irrimediabile. Il presidente della Provincia, Stefano Vitali, assicura che sul fallimento di Aeradria e sugli scenari possibili fra qualche giorno sarà più lucido, ma una fatto è certo: lavoratori e imprese pagheranno un conto salato. La delusione del presidente della Provincia, Stefano Vitali (Pd), è lampante. «Il fallimento di Aeradria rappresenta un danno devastante per il territorio e un danno enorme per gli stessi creditori. Se gli effetti di questa decisione occuperanno il dibattito politico e amministrativo nei prossimi giorni, le conseguenze per i lavoratori e per il tessuto socioeconomico riminese saranno purtroppo evidenti nei prossimi mesi. Non si è voluto tenere conto dello sforzo dei creditori e della nuova società». (…) La linea della preoccupazione è sposata anche dal sindaco Andrea Gnassi (Pd). «Ogni commento a caldo può essere fuori luogo. Ad oggi il fallimento è un fatto che apre scenari molto preoccupanti: non consente ai lavoratori di avere certezza dei posti di lavoro, non consente alla struttura aeroportuale di avere le condizioni per una programmazione tale da garantire l’indotto economico, non consente ai creditori la stessa soddisfazione che avevano auspicato accettando e proponendo il piano. La comunità riminese ci aveva visto la premessa per il rilancio dell’aeroporto e la condizione per tutelare un’economia diretta e indiretta di centinaia di milioni di euro, oltre che gli stessi posti di lavoro e gli interessi dei creditori». (…) Marco Arzilli -. Il finanziamento era comunque legato all’omologa al concordato da parte del Tribunale. Ciò significa che oggi San Marino non rischia niente. Certo ci dispiace, ma in virtù dell’accordo per l’utilizzo delle aree, cercheremo un partner internazionale».


Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy