Nuovo Quotidiano di Rimini: Si e’ interrotta la trattativa con i sindacati sul contratto integrativo. La proprieta’ chiede di passare a 38 ore settimanali /
Fiera, scontro tra azienda e lavoratori /
I dipendenti in sciopero: ‘Tenuti all’oscuro sulle strategie di sviluppo dell’azienda’ Cagnoni: ‘Motivi pretestuosi, in realta’ protestano per piccoli sacrifici richiesti’
RIMINI. (…) Passo indietro. Martedì scorso i lavoratori dipendenti di Rimini Fiera (103 in tutto, il 90% circa con contratto a tempo indeterminato) si sono riuniti in assemblea per valutare lo stato di avanzamento della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo. Ma è stata anche l’occasione per un confronto sulle difficoltà che sta incontrando l’azienda, costretta come tutti a fare i conti con la crisi (come dimostrano anche gli ultimi dati di bilancio) e con una competizione che si è fatta più agguerrita nel mercato fieristico italiano e globale. E’ in questo contesto, che da parte aziendale è stata chiesta una revisione radicale del contratto integrativo. “Ma a fronte di una nostra sostanziale disponibilità –spiega Isabella Pavolucci, della Filcams Cgil– è stata sempre ignorata la nostra richiesta di una condivisione più ampia delle strategie aziendali”. “Abbiamo colto la voglia di protestare della gente che lavora in Fiera – aggiunge Gianluca Bagnolini (Fisa-cat Cisl) – e scelto responsabilmente di protestare non arrecando danni all’azienda. La motivazione non è tanto la querelle sul contratto integrativo quanto la preoccupazione per il futuro visto il clima di incertezza che si respira in azienda”. (…)
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