Rimini. Gabbiano ferito da un fucile ad aria compressa. Il Cras lancia l’allarme: “Decine di episodi”

Rimini. Gabbiano ferito da un fucile ad aria compressa. Il Cras lancia l’allarme: “Decine di episodi”

Un “killer di fauna selvatica” che sarebbe responsabile di decine di ferimenti ai danni di volatili, tra cui gabbiani, nella zona mare di Rimini.

A lanciare l’allarme, attraverso la propria pagina Facebook, è il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici), dando notizia dell’ultimo episodio riguardante un “gabbiano recuperato a Rimini in via Tripoli angolo viale Roma: è evidente che è stato ferito da un colpo di fucile ad aria compressa che ha attraversato l’ala. E’ quindi ormai assodato che in centro a Rimini colpisce un killer della fauna selvatica”.
Sono decine gli animali che ogni anno arrivano praticamente dalla stessa area con ancora il proiettile in corpo o con palesi danni da sparo”.

Cosa sperare? – si domanda il CRAS -. Che qualcuno lo veda e denunci o che il miserabile prenda quanto prima la residenza in un fresco e silenzioso loculo dove nessun selvatico lo disturbi più, nei secoli dei secoli”.

Sul tema è intervenuta anche Francesca Mattei, assessora al Benessere animale di Rimini.

Dobbiamo purtroppo ancora registrare episodi di violenza nei confronti di animali, che avvengono sul territorio riminese. L’ultimo, di queste ore, segnatao dai volontari del CRAS di Rimini che l’altro giorno in via Tripoli, sono intervenuti per recuperare un gabbiano ferito all’ala da un colpo di fucile ad aria compressa per opera di qualche sconosciuto. I danni all’ala dell’animale sono seri. Quella che resta al momento, è la rabbia per un episodio meschino, misero, di cattiveria fine a sè stessa.

Non è la prima volta che accade, la situazione è purtroppo più diffusa di quello che si pensi. Sono di media una decina all’anno gli animali che vengono colpiti da proiettili, poi soccorsi dal CRAS, a cui va rivolto sempre il ringraziamento della comunità locale per il lavoro svolto a servizio e a tutela degli animali min difficoltà.

Ora un veterinario si sta prendendo cura del gabbiano ferito. Quello che rimane è la pena per chi si diletta a far soffrire senza motivazione, per puro cinismo e istinto primordiale, un gabbiano, lasciandolo a terra sanguinante. Un moto interiore che si confà soltanto a una grande bassezza umana. Su questo come amministrazione comunale vogliamo essere chiari, e siamo al lavoro per realizzare un regolamento, di affiancamento a quello sugli animali domestici, per promuovere la tutela e il benessere degli animali selvatici, nella speranza che anche episodi del genere siano il più possibile scongiurati.”.

 

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