Rimini: Giorni di scuola persi per colpa delle neve, tante le ipotesi per recuperarli

Rimini: Giorni di scuola persi per colpa delle neve, tante le ipotesi per recuperarli

Ieri mattina tutti i presidi scolastici della provincia riminese si sono incontrati con la dirigente dell’Ufficio Scolastico territoriale di Rimini Agostina Melucci per discutere del recupero dei giorni persi a causa dell’emergenza neve.

La situazione riminese rispetto a quella dell’Alta Valmarecchia è ben diversa: 6 contro i 20 giorni persi dagli studenti di montagna.

Sono tante le ipotesi: dall’apertura del 21 febbraio ai tagli di qualche giorno dei viaggi d’istruzione fino ai rientri pomeridiani.

Agostina Melucci dichiara: “Si punterà a salvaguardare l’offerta formativa, questo è il mio obiettivo. Non sarà messo in discussione lo standard minimo, di 200 giorni l’anno, previsto dalla normativa nazionale. Nel caso della provincia di Rimini i giorni di chiusura per cause di forza maggiore non pregiudicano la validità dell’anno scolastico e dal punto di vista giuridico avranno validità nel conteggio”.

Nessun tour de force per gli studenti ma solo una rimodulazione dell’offerta formativa che ogni scuola deciderà in maniera autonoma tramite il collegio dei docenti.

Molto probabilmente saranno attuate l’intensificazione dell’attività quotidiana con qualche ora in più, il rientro pomeridiano o la riduzione dei giorni del viaggio d’istruzione mentre rimangono intoccabili i santi patroni, le domeniche e le feste pasquali.

Il 21 febbraio, giorno di Carnevale, e il ponte del 1° maggio potrebbero essere giorni fattibili per fare lezione.

Giuseppe Prosperi, preside del liceo scientifico “Einstein” di Rimini, afferma: “Noi manterremo la chiusura visto il giorno dopo ci sarà una festa e la partecipazione sarebbe ugualmente bassa. Saranno i consigli di classe a decidere in base all’andamento del programma”.

Cinzia Buscherini, preside dei licei “Giulio Cesare” e “Valgimigli”, asserisce: “Nei prossimi giorni i professori s’incontreranno per fare il punto. Le ipotesi sono diverse, dal recupero del 21 a qualche pomeriggio di rientro. Il 30 aprile non si tocca visto che i trasporti scolastici saranno bloccati e i viaggi d’istruzione già deliberati e quindi con le quote dei partecipanti già versate”.

Fonte: (corsivo) “Nuovo Quotidiano di Rimini”

 

 

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