Rimini. Giulio Lolli, truffa Rimini Yacht, salpato il processo. Corriere Romagna Rimini

Rimini.  Giulio Lolli, truffa Rimini Yacht, salpato il processo. Corriere Romagna Rimini

Corriere Romagna Rimini: ARRIVA IN AULA L’AFFAIRE GIULIO LOLLI / Truffa Rimini Yacht, salpato il processo
/ Ieri la prima udienza, centinaia le persone raggirate. Una decina gli imputati alla sbarra
Tra i testimoni dell’accusa anche il faccendiere Flavio Carboni raggirato due volte / Due sono già usciti di scena
Sono già fuori il sammarinese
Stefano Fabbri che ha patteggiato
2 anni e 8 mesi (pena non
sospesa) e Karolina Katarzyna
Musial, 20 mesi, pena sospesa

RIMINI. Affaire Rimini Yacht. Prima
udienza ieri mattina del processo
a carico di
Giulio
Lolli
,  l’imprenditore
bolognese da anni rifugiatosi
in Libia, accusato di associazione per
delinquere finalizzata alla truffa ed
estorsione. Sul banco dei testimoni
salirà anche il noto uomo d’affari
Flavio Carboni.

Carboni verrà chiamato
come teste dal pubblico
ministero Davide Ercolani
perché figura tra
le centinaia di truffati,
vittime di Lolli, imprenditore
nautico ancora latitante
in Libia, difeso
dall’avvocato Antonio
Petroncini. Il “pirata” è
alla sbarra con altre dieci
persone coinvolte a
vario titolo nella corposa
indagine suddivisa in
diversi fascicoli, dal
pubblico ministero Davide
Ercolani. Già fuori
dal processo invece il
sammarinese Stefano
Fabbri, difeso dall’avvocato
Maurizio Valloni,
che ha patteggiato 2 anni
e 8 mesi, pena non sospesa,
e Karolina Katarzyna Musial, difesa dall’avvocato
Aldo Pancini, 20
mesi, pena sospesa.


Il ruolo centrale però
come ha puntualizzato
sempre il pm Ercolani
l’ha avuto Lolli che dopo
aver «distrutto la Rimini
Yacht è scappato, lasciandooperai e
famiglia». Lolli se dovesse
rientrare in Italia rischierebbe
l’arresto immediato.
(…)

 

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