Parla la donna accusata di aver fornito al dottor Bonato i nomi per le finte vaccinazioni: «Gli consegnavo le tessere sanitarie: non riuscivo a dire di no alle richieste dei No vax».
Si è detto «pronto a collaborare con gli inquirenti: risponderò a tutto le domande che mi faranno per fare chiarezza sulla mia posizione». Allo stesso tempo però ci tiene a mettere in chiaro una cosa: «non solo assolutamente un No vax, non ho mai fatto propaganda o attivismo su questi temi. Durante la prima ondata, ho anche contratto il Covid». (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino