RASSEGNA STAMPA – Diversi i locali che hanno alzato il prezzo, il bar Vela conferma: «A novembre il fornitore ci ha comunicato un rialzo del 15% della materia prima. E paghiamo commissioni per l’uso del pos sempre più frequente»
Il “caro bollette” comincia a pesare sull’economia riminese. Con imprese sempre più preoccupate dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti e con piccole attività commerciali alle prese col lievitare dei costi della luce e delle materie prime e, perfino, con l’esplosione dell’utilizzo dei pagamenti col pos. Una serie di fibrillazioni economiche che finiscono per abbattersi sull’intero sistema produttivo provinciale, a partire dal basso, addirittura dal costo del caffè, che in diversi bar di Rimini è già arrivato a 1,40 euro a tazzina. Conferma Mirco, uno dei titolari del bar Vela, in via Destra del porto: «Sì, è vero: da noi l’espresso costa 1 euro e 40 centesimi. Ed è stata una scelta obbligata. Seppur a malincuore siamo stati costretti a farlo, perché ci siamo dovuti adeguare al costo della vita. A novembre, ad esempio, il fornitore ci ha comunicato che la materia prima caffè ci sarebbe costata il 15% in più. Mentre a dicembre, appena un mese dopo, ci è arrivata una bolletta della luce di 1.400 euro. Cosa avremmo dovuto fare?» (…)
Articolo tratto da Corriere di Romagna