Rimini. Il Comune con la Finanza lancia i controlli incrociati sulla situazione patrimoniale. Corriere Romagna

Rimini. Il Comune con la Finanza lancia i controlli incrociati sulla situazione patrimoniale. Corriere Romagna

Luca Cassiani – Corriere Romagna: Caccia aperta ai furbetti dell’asilo nido /
Il Comune lancia i controlli incrociati con la finanza sulla situazione patrimoniale / Il sindaco Gnassi: «Introduciamo il modello Rimini, un giro di vite e di giustizia»

RIMINI. Tempi duri per i furbetti degli asili nido e per chi richiede il servizio di sostegno alle badanti. Il Comune, in collaborazione con la Finanza, ha infatti introdotto una serie di controlli incrociati, per verificare la veridicità delle dichiarazioni di chi richiede sconti sulle rette. «Introduciamo il modello Rimini – attacca il sindaco Andrea Gnassi -. E’ una svolta in grado di garantire maggiore equità sociale, servizi e tariffe agevolate ai cittadini che ne hanno veramente bisogno. Un giro di vite ma, soprattutto, un giro di giustizia. Basta con le persone che tolgono servizi ai vicini». Anche perché gli asili nido per Rimini non sono un’uscita di secondo conto, con un investimento complessivo superiore ai 4 milioni di euro (la retta piena vale 450 euro). (…) Su 513 domande i riminesi che chiedono la tariffa “scontata” sono il 90 per cento. A quel punto l’amministrazione e la guardia di finanza confrontano i redditi dichiarati (la dichiarazione Isee) con degli indicatori di consumo opportunamente studiati. Una famiglia di 4 persone, un’abitazione di 100 metri quadrati, due auto e una rata del mutuo da 7mila euro all’anno deve effettuare spese per almeno
20.100 euro. Il confronto avviene fra il reddito lordo e i consumi presunti netti: se la soglia è troppo bassa si procede con i controlli. Il cosiddetto processo di validazione, che prevede anche la chiamata diretta al cittadino per permettergli di fornire spiegazioni. Alcune indicazioni su come muoversi sono arrivate anche dagli uffici comunali, perché spesso a chiedere le agevolazioni «si presentano delle signore con borse del valore di 4 o 5 rette» nota il sindaco.
(…)


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