Corriere Romagna: Il lavoro nero non conosce crisi: nuovi controlli / L’Arma trova 24 dipendenti irregolari: sei denunce / Sospesi ristoranti, night club, panifici e laboratori
RIMINI. Sei persone denunciate per violazioni penali di norme che disciplinano il lavoro; 24 dipendenti in nero (camerieri, ballerine, fornai, pescatori, operai tessili, un muratore e un fruttivendolo); sanzioni amministrative per circa 65 mila euro, e nove attività sospese (tutte riaperte dopo la regolarizzazione ad eccezione di un ristorante di Santarcangelo). Sono i numeri dei controlli dei carabinieri del lavoro tra novembre e dicembre. I militari, affiancati dai funzionari del locale Ispettorato e da personale dell’azienda sanitaria locale, hanno effettuato 240 verifiche tra Rimini, Riccione e Novafeltria principalmente nei confronti di ristoranti, alberghi, locali notturni, laboratori cinesi, panetterie e pescherecci. Molte le irregolarità emerse, come è stato illustrato ieri dal comandante della Compagnia, capitano Ferruccio Nardacci, e dal maresciallo Fabrizio Notarnicola dei carabinieri del lavoro di Rimini. Sono stati individuati 24 lavoratori in nero e sei dei loro datori di lavoro rischiano di passare guai di carattere penale per violazioni che vanno dalle carenze sulla sicurezza, alla mancata idoneità medica dei dipendenti al lavoro notturno, all’utilizzo non autorizzato di telecamere,
fino all’impiego di cittadini stranieri irregolari. La soglia dei lavoratori in nero, rispetto a quelli complessivi, è stata superata in nove delle attività sottoposte a verifica: un ristorante di Misano, uno di Pennabilli, uno di Santarcangelo; due night club di Riccione; due panifici e due laboratori tessili “cinesi” di Rimini. (…)