(da “La Voce di Rimini”) La perizia della procura della Repubblica ha stabilito che c’è difformità fra il progetto esecutivo e quello che è stato effettivamente costruito, cosicchè non è possibile certificare la sicurezza del Palacongressi.
Gli uffici stanno studiando se c’è la possibilità di rimediare attraverso nuove carte, in accordo con gli specialisti messi in campo dai magistrati.
Purtroppo non c’è possiblità di una “fumata bianca” perchè la perizia effettuata in luglio, e depositata in settembre, è stato molto severa e ha rinviato l’apertura.
Se non si troverà l’accordo tra gli uffici coinvolti, si dovrà riaprire il cantiere per un vero e proprio intervento di consolidamento.
Fabio Galli, assessore provinciale al turismo, commenta:
“Se fosse stato aperto il Palas, forse non ci sarebbe stata la chiusura stagionale del Grand Hotel.
Non vorrei che altri alberghi lo seguissero…”.