Rimini. Il tirocinio non garantisce l’assunzione: due su tre vanno a casa. Corriere Romagna

Rimini. Il tirocinio non garantisce l’assunzione: due su tre vanno a casa. Corriere Romagna

Annalisa Boselli – Corriere Romagna: L’inchiesta. Per Meris Soldati, assessore provinciale al Lavoro, però «a Rimini non si può dire che ci sia un abuso nell’utilizzo» /
Tirocinanti, due su tre vanno a casa /
Poco più del 30 per cento viene assunto al termine del periodo di formazione

RIMINI. Due tirocini al giorno. Ma poco più del 30 per cento dei tirocinanti viene assunto al termine del periodo di formazione. «Ma a Rimini non si può dire che ci sia un abuso nell’utilizzo dei tirocini», puntualizza da subito Meris Soldati, assessore provinciale al Lavoro. Siamo quindi ben lontani dal caso dello stagista 21enne che aveva lavorato per tre giorni di fila nella sede britannica della Bank of America trovato morto dopo un estenuante turno di lavoro. E, se il suo caso rappresenta sicuramente solo un’eccezione e sebbene la sua morte ancora sia da chiarire (pare soffrisse di epilessia), l’episodio ha aperto un dibattito sull’uso e abuso di stage nelle piccole e grandi aziende.
A eccezione dell’anno appena trascorso quando in tutto i tirocini formativi attivati sono stai 324, secondo i dati del centro per l’impiego di Rimini – un vero crollo rispetto alla media degli anni precedenti dovuto alla legge che li permetteva solo entro due anni dalla laurea o il diploma – in media la provincia ne ha visti tra gli 800 (815 nel 2011) e i 900. E il 2013 pare confermare la tendenza tradizionale. Il che significa una media di due al giorno, ma in realtà sono molti di più se si considera che non vengono stipulati tutti i giorni e che il numero degli stage non viene considerato perche l’accordo viene stipulato direttamente tra l’azienda e l’ente di formazione o la scuola e non prevede un rimborso.
(…)


 

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