Rimini. Inchiesta Aeradria: sviluppi in vista, la finanza entra negli uffici della società. Corriere Romagna

Rimini. Inchiesta Aeradria: sviluppi in vista, la finanza entra negli uffici della società. Corriere Romagna

Andrea Rossini – Corriere Romagna: Dopo l’accesso della finanza negli uffici e le indiscrezioni sull’inchiesta, partner dello studio professionale si rivolgono all’avvocato Catrani: sviluppi in vista /
Scelte Aeradria? Seguivano uno Skema /
Scaricabarile degli indagati sui consulenti: «Ci affidavamo alla loro competenza»

RIMINI. Il faro dell’inchiesta su Aeradria (pm Gemma Gualdi) si concentra e punta il proprio fascio di luce sulla società di  consulenza “Skema”, gruppo ad alta professionalità che si occupa di servizi alle imprese e agli enti pubblici, soprannominato in città da qualche concorrente invidioso e meno fortunato lo “studio pigliatutto” per la ricorrente presenza nelle società a partecipazione pubblica legate a Provincia e Comune.
Dopo l’ “accesso” della guardia di finanza negli eleganti uffici della società per l’acquisizione di atti e documenti relativi ad Aeradria (l’eventuale sequestro non si è reso necessario per la spontanea esibizione delle carte richieste) e le rivelazioni del Corriere riguardo alla possibilità di un pagamento non autorizzato in favore di una banca locale dopo l’ammissione alla procedura al concordato, “Skema” si è rivolta, attraverso alcuni tra i principali partner, all’avvocato Alessandro Catrani per avere tutela legale, rispetto a ogni possibile futura evoluzione delle vicende in esame. Nonostante la gran parte degli gli atti sull’inchiesta riguardante Aeradria sia stata “secretata”, infatti, non è difficile ipotizzare che, chiamati a declinare le proprie responsabilità, gli ex amministratori della società che gestiva l’aeroporto abbiano cercato di addossare la paternità delle scelte “tecniche”, adesso oggetto di contestazione, proprio sulle spalle dei consulenti. Non gente qualsiasi, ma quelli di “Skema”, appunto, il “fior fiore” che c’è sulla piazza. Di certo non spettava loro l’ultima parola, ma negli interrogatori (Massimo Vannucci, Mario Formica, Giovanni Conti) e nelle memorie depositate in procura da altri ex membri del Cda della società di Miramare si fa riferimento a una cabina di regia sopra le loro teste.
(…)


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