Rimini. L’on.le Sergio Pizzolante e il sottobosco politico affaristico di San Marino

Rimini. L’on.le  Sergio Pizzolante e  il sottobosco politico affaristico di San Marino

Segue rettifica e puntualizzazione dell’on.le Sergio Pizzolante

Rimini. Compare anche il nome dell’on.le Sergio Pizzolante  fra i nomi del sottobosco politico affaristico che stanno emergendo in questi giorni a San Marino, indagine Conto Mazzini.

In un articolo di L’Informazione di San Marino a firma di Antonio Fabbri,   viene riportato, in   parte,  quanto dichiarato  ai giudici dal dr. Gianfilippo Dughera, Presidente ed Amministratore delegato della Compagnia Sammarinese di Assicurazione (Csa),  in merito all’iter seguito per ottenere la licenza di detta Compagnia. Tanto lavoro, tanti incontri in  vari luoghi.  Particolarmente significativo un incontro che ebbe luogo a Reggio Emilia.

Riferisce il dr. Dughera (noto anche per un famoso motto): “Questo incontro era stato preceduto da molti altri che si erano svolti in tempi ravvicinati a San Marino. Proprio a Reggio Emilia Pizzolante e Stolfi proposero espressamente che gli fosse intestato il 25% delle azioni della CSA, il che avrebbe significato che gli altri soci avrebbero dovuto versare per loro 1.250.000 euro. A questa richiesta risposi alzandomi dal tavolo insieme a Ottaviani. Invitarono ad attendere, dopo di che mi dissero che Jovine avrebbe sottoscritto il 37,50% del capitale. Così fece con fondi che a me arrivarono tramite le banche e furono versati sul conto vincolato previsto dalla legge. I consigli di amministrazione si tenevano presso lo studio Valentini. Partecipavano anche Geri e Emanuela Conti, che lavoravano sempre presso lo stesso studio e che erano anche sindaci. Successivamente sono diventati soci”.
Insomma, Dughera racconta che, quando sente che Stolfi e Pizzolante chiedono delle quote pagate da altri, fa per andarsene ma viene invitato a restare perché qualcuno che sottoscrive quelle quote, alla fine, c’è. Di fatto, poi, la disponibilità di queste partecipazioni in qualche modo a Stolfi comunque arriva, se, come riferito da Dennis Guerra, vengono a lui trasferite a titolo di pagamento del credito che questi vantava nei confronti dell’ex Segretario agli esteri. Ed è nella seconda parte dell’interrogatorio di Dughera (che pubblicheremo domani) che il presidente di Csa dà conto di come vennero distribuite le quote e parla pure delle pressioni politiche sulla compagnia
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Leggi l’intero articolo di Antonio Fabbri pubblicato dopo le 23

 

Rettifica e puntualizzazione dell’on.le Sergio Pizzolante (pubblicata  il giorno 10 settembre  appena pervenuta)

“Le dichiarazioni rilasciate dal signor Dughera nell’interrogatorio di cui voi pubblicate i verbali, per quanto mi concerne, sono false. Ero presente all’incontro di Reggio Emilia non in qualità di parlamentare o referente politico in quanto all’epoca non ero né parlamentare, né avevo incarichi politico-istituzional o di partito. Sono, infatti, diventato deputato con le elezioni politiche del 9 e 10 Aprile del 2006, circa 9 mesi dopo.
Nel lontano 2005 ho partecipato all’iniziativa per ragioni imprenditoriali e professionali, essendo potenzialmente interessato a veder nascere una compagnia di assicurazioni a San Marino ed eventualmente valutare la possibilità di partecipare alla compagine societaria. Non ho mai chiesto mi venissero concesse quote gratuite e non ho mai assistito alle scene di disappunto descritte da Dughera.
Inoltre, dopo aver partecipato alla fase iniziale di costruzione del progetto, a seguito della mia elezione e dopo attenta riflessione, ho deciso di non aderire alla Compagnia assicurativa di diritto sammarinese,  considerando  la partecipazione alla compagine societaria inopportuna rispetto all’incarico istituzionale da poco ricoperto.
Il percorso societario e azionario descritto nell’articolo è da me totalmente sconosciuto. Tengo a precisare, inoltre, che dopo la mia elezione ho deciso di dismettere, con la gradualità compatibile con le dinamiche procedurali e burocratiche, tutte le altre attività imprenditoriali e professionali svolte dal sottoscritto negli anni precedenti e conosciute a San Marino, perché attive in settori di grande visibilità pubblica: grandi eventi internazionali, comunicazione e consulenza strategica per primarie aziende.
Tutto ciò detto, comunico di aver dato incarico al mio legale di procedere in ogni sede al fine di tutelare la mia immagine ed il buon nome sia con riferimento alle dichiarazioni di cui si pubblicano i verbali, sia con riguardo alle deduzioni erronee e capziose pubblicate (anche on line) a corredo dei virgolettati.
Vi chiedo formalmente di pubblicare questo mio commento con pari rilievo”.

On. Sergio Pizzolante, Vice Presidente del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc) alla Camera dei deputati

 

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