Simone Mascia – Corriere Romagna: Cassa integrazione, la prima volta degli hotel /
Aia: «Realtà nuova, pronti a tutto per tutelare i lavoratori». Cgil: «Alberghi in difficoltà: rischia il sistema» /
Oltre 200 dipendenti salvati in extremis: per una ventina di strutture evitata chiusura o apertura solo estiva
RIMINI. Una mazzata secca, arrivata improvvisa. Davanti allo spettro della chiusura, hanno ceduto anche loro: per la prima volta gli hotel stanno ricorrendo alla cassa integrazione. «Ogni strada pur di mantenere i posti di lavoro», spiegano dall’Associazione albergatori, «la crisi, come mai prima, sta intaccando il turismo». E negli ultimi mesi, una ventina di strutture annuali è stata costretta a salvare in extremis i contratti dei dipendenti. Travolti dalla crisi. Potevano usufruirne da tre anni, però non lo avevano ancora fatto. La cassa integrazione in deroga è infatti diventata possibile per legge, a partire dal 2009, anche per le strutture ricettive con meno di cinquanta dipendenti. Praticamente per la quasi totalità delle realtà locali. Ma gli hotel, tra alti e bassi, qui a Rimini erano riusciti a tirare avanti e per lunghi tratti «a trainare l’economia del territorio, mentre tutti gli altri settori venivano falcidiati dall’incedere della crisi economica», come hanno ricordato dall’Aia, dove fanno i conti con una realtà sempre più complicata.
La prima volta degli hotel. I tempi d’oro appartengono infatti al passato. E il crollo verticale si è verificato in questi ultimi mesi: «Per la prima volta abbiamo delle strutture che hanno intavolato degli accordi con i sindacati per fare ricorso alla cassa integrazione», spiega il presidente dell’Associazione albergatori, Patrizia Rinaldis, «la situazione sta diventando difficile per tutti ma non vogliamo lasciare i dipendenti a casa: il sostegno al reddito, in questi momenti di crisi, sarà fatto proprio per tutelare i lavoratori». (…)
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