Per i 21 armatori residenti nelle province romagnole e uno a Bologna ora scatteranno le verifiche fiscali complete dei Nuclei di polizia economico finanziaria delle Fiamme gialle.
ENRICO CHIAVEGATTI – La premessa. Non tutti i possessori di natanti o imbarcazioni che navigano sotto l’egida di una bandiera diversa da quella italiana sono dei potenziali evasori fiscali. Spesso chi fa questa scelta lo fa per poter solcare le acque internazionali rispettando meno vincoli soprattutto in materia di sicurezza della navigazione rispetto a quelli imposti dalla normativa italiana. L’importante è che questa decisione venga comunicata come il reale valore con un’apposita dichiarazione all’Agenzia delle Entrate.
Cosa che invece non hanno fatto, è stato accertato con le ispezioni e le indagini dei militari della sezione Aeronavale della Guardia di finanza di Rimini, ben 21 proprietari di 18 imbarcazioni ormeggiate nei porti della regione di dimensioni comprese tra i 10 ed i 24 metri (21 i metri dello yacht più grande finito nel mirino delle Fiamme gialle di cielo e di mare). La maggior parte degli armatori trovati in fallo sono risultati residenti nel Riminese, seguiti poi da quelli della provincia di Forlì-Cesena, un paio nel ravennate e uno a Bologna. (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna
