Adriano Cespi – NQ di Rimini: La suprema corte boccia il ricorso della Procura contro le assoluzioni delle“passeggiatrici”. Orrù vince la sua battaglia / Prostituirsi non è reato / Mai più fogli di via per le lucciole: per la Cassazione la loro attività è legale
RIMINI. Prostitursi è legale. Vendere il proprio corpo, in strada o in casa, liberamente e senza costrizione, è possibile e non trasgredisce alcuna legge dello Stato. E’ quanto emerge da una sentenza della Corte di Cassazione che, pochi giorni fa, ha rigettato un ricorso del procuratore capo della Repubblica di Rimini, Paolo Giovagnoli. Istanza che il magistrato aveva presentato alla suprema corte contestando le assoluzioni di massa da parte del giudice penale di Rimini per decine e decine di lucciole pizzicate da polizia e carabinieri a prostituirsi in strada. Mai più fogli di via, dunque. Mai più retate o arresti contro chi vende il proprio corpo. La parole fine è calata su una querelle giudiziaria iniziata nel 2010 con la prima assoluzione chiesta e ottenuta dall’avvocato Massimiliano Orrù per una prostituta, sua assistita. (…)